
Yemen, a Sana'a crollano per la pioggia le case di fango patrimonio Unesco. FOTO
Le inondazioni riescono dove la guerra dei cinque anni non era riuscita: distruggere le storiche abitazioni bianche e marroni della città vecchia della capitale, risalenti all'XI secolo. LA FOTOGALLERY

Le piogge torrenziali e le inondazioni improvvise che hanno colpito lo Yemen hanno lasciato una scia di vittime e detriti. Sono almeno 172 le persone che hanno perso la vita nell'ultimo mese, mentre centinaia di case appartenenti al centro storico della città di Sana'a, sito patrimonio Unesco, sono crollate
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A collassare sono state alcune della abitazioni costruite con mattoni di fango essiccato, che hanno reso famoso il centro storico della capitale Sana'a

Proprio per la sua peculiarità, la zona è infatti stata riconosciuta come Patrimonio Unesco. Gran parte delle abitazioni risalgono all'XI secolo

Le piogge e le conseguenti inondazioni sono riuscite lì dove la guerra aveva fallito. Le tipiche case bianche e marroni erano infatti minacciate dalla violenza del conflitto che lacera il Paese

Proprio a causa dell'insicurezza politica, l'Unesco aveva inserito Sana'a e il suo centro storico tra i siti in pericolo

Non è stato però il conflitto - che l'Onu descrive come la peggior crisi umanitaria del mondo - a causare i crolli e le devastazioni

Oggi, nel Paese, milioni di persone dipendono dagli aiuti alimentari e si ritiene che il coronavirus si stia diffondendo, in mancanza pressochè totale di dati ufficiali

A guerra, carenza di cibo e malattie si sono ora aggiunte precipitazioni del tutto eccezionali che avrebbero fatto collassare oltre un centinaio dei millenari palazzi in mattone essiccato
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