Un missile ha colpito una stazione di benzina a meno di 50 metri dalla struttura Ritaf, a 100 chilometri dalla città di Saada, nel nord ovest del Paese. Tra le vittime 4 bambini. Otto le persone ferite e due dispersi. La Ong: “Scioccati e atterriti, attacco oltraggioso”
È di sette morti, tra cui quattro bambini, otto feriti e due dispersi il bilancio dell’attacco aereo che ieri in Yemen ha colpito un ospedale sostenuto da Save the Children. Secondo un comunicato della Ong, verso le 9.30 (ora locale) un missile ha colpito una stazione di benzina accanto all'entrata dell'ospedale Ritaf, a 100 chilometri dalla città di Saada, nel nord ovest del Paese. “Una notizia straziante”, ha commentato la stessa Ong su Twitter.
“Attacchi come questi sono una violazione delle leggi internazionali”
L'ospedale era aperto solo da mezz'ora e molti pazienti e il personale stavano ancora arrivando, fa sapere Save the Children. Sembra che il missile sia caduto a meno di 50 metri dall'edificio principale della struttura ospedaliera. "Siamo scioccati e atterriti da questo attacco oltraggioso. Bambini innocenti e operatori sanitari hanno perso la vita in quello che sembra essere stato un attacco indiscriminato a un ospedale in un'area densamente popolata. Attacchi come questi sono una violazione delle leggi internazionali", ha dichiarato Helle Thorning-Schmidt, Ceo di Save the Children International, che ha visitato le strutture sanitarie dell'Organizzazione in Yemen lo scorso anno.
Save the Children in Yemen
Save the Children, che sostiene l'ospedale colpito e i costi del suo staff, chiede l'immediata sospensione delle vendite di armi alle parti in conflitto nello Yemen, dove i bambini continuano a essere uccisi e mutilati indiscriminatamente. L'Organizzazione chiede inoltre che vengano applicate tutte le pressioni diplomatiche a tutte le parti coinvolte nel conflitto per risolverlo attraverso consultazioni e negoziazioni, e per coloro che commettono violazioni del diritto internazionale.