La premier, Jacinda Ardern, ha ordinato il lockdown per tre giorni di Auckland. Possibile il rinvio delle elezioni previste per settembre
La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha ordinato il confinamento per tre giorni della città più grande del Paese, Auckland, dopo la scoperta di quattro casi di coronavirus, 102 giorni dopo l'ultimo caso di contagio locali. "Abbiamo registrato i nostri primi casi di Covid-19 al di fuori delle strutture di isolamento o di quarantena gestite, mentre tutti abbiamo lavorato incredibilmente duramente per prevenire questo scenario. Ma lo abbiamo anche pianificato e ci siamo preparati per affrontarlo", ha spiegato (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CORONAVIRUS).
L'ipotesi che il contagio sia arrivato tramite i surgelati
Le autorità hanno riscontrato i quattro nuovi casi in una famiglia di Auckland, ma non è chiaro dove e come queste persone possano essersi infettate: la prima ipotesi è che il virus sia arrivato proprio tramite i surgelati trasportati via cargo e arrivati nel negozio in cui uno dei positivi lavora. Il ministro della Sanità neozelandese, Ashley Bloomfield, ha spiegato: “Stiamo lavorando molto per mettere insieme il puzzle di come questa famiglia si sia infettata”, poi ha aggiunto: “Sappiamo che il virus può sopravvivere in ambienti refrigerati per un po’ di tempo”.
In forse le elezioni previste per settembre
Ardern ha anche disposto il rinvio dello scioglimento del parlamento con il quale si apriva il percorso delle elezioni legislative fissate per il prossimo 19 settembre. A quanto ha affermato la premier, la priorità è di tornare a mettere sotto controllo il virus. Il parlamento doveva essere sciolto oggi. Ma ora ha evocato la possibilità di un rinvio anche del voto, tanto che sono state avviate in merito le necessarie consultazioni con la commissione elettorale, anche se una decisione definitiva non è stata presa.
Dall'inizio della pandemia in Nuova Zelanda 1.570 contagi e 22 vittime
Intanto la metropoli da 1,7 milioni di abitanti vive un nuovo lockdown. Chiuse le scuole e i negozi di beni non essenziali. In alcuni supermercati si è ripreso a fare acquisti "di sicurezza", mentre si sono formate lunghe file negli ambulatori nei quali sottoporsi ai tamponi anti-Covid, mentre sono chiuse alle visite esterne molte case di cura per anziani. La Nuova Zelanda è considerata una "success story" in quanto a lotta contro il coronavirus: grazie alle misure rapide e molto rigide prese ad inizio pandemia, a giugno il Paese si era dichiarato "Covid-free" ed era tornato ad una relativa normalità. Dall'inizio della comparsa del virus, in Nuova Zelanda sono stati registrati circa 1.570 casi di infezione e 22 vittime. Per quanto riguarda i nuovi contagi di questi giorni, a detta delle autorità ora la priorità è quella di tracciare rapidamente tutti i relativi contatti.