Inizia il mese dedicato ai diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Cancellati gli eventi dal vivo a causa dell’emergenza Covid-19. Il primo Global pride sul web si terrà in streaming per 24 ore il 27 giugno con spettacoli, musica e interventi da parte di attivisti e di personaggi pubblici da tutto il mondo
Nessuna parata in strada, ma tanti eventi virtuali. Quello di giugno 2020 è un “Pride Month” caratterizzato da manifestazioni digitali, a causa dell’emergenza Covid-19. L’appuntamento clou è per il 27 giugno quando sul web in streaming andrà in onda il “Global pride 2020”. Per 24 ore su un canale dedicato saranno trasmessi spettacoli, esibizioni musicali, interventi da parte di attivisti e di personaggi pubblici a favore dei diritti LGBTQ+ (10 ARTISTI PORTABANDIERA DELLA COMUNITÀ LGBTQ+ - OMOFOBIA, LA SITUAZIONE NEL MONDO).
Gli eventi annullati
Sabato 30 maggio, a Piacenza, era in programma il Piacenza Pride 2020, la prima parata in calendario in Italia per quest’anno. Ma l’evento è stato annullato per evitare contagi da Coronavirus. Sono tantissime le sfilate cancellate in Italia e in Europa. “Il Covid 19 - si legge su Gay.it - ha scombinato tutti i piani per questo singolare Pride Month. Ma non per questo la comunità LGBT si è arresa. Le battaglie per richiedere pari diritti, una legge contro l’omotransfobia, il matrimonio egualitario, le adozioni e l’essere riconosciuti come famiglia non si fermeranno mai, nemmeno con una pandemia”.
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Perché giugno è il Pride Month
Il “Pride Month” si tiene ogni anno a giugno dal 1970. Il mese è stato scelto in omaggio ai moti di Stonewall. La notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, infatti, la comunitò LGBTQ+ fu protagonista di una serie di rivolte scoppiate in seguito ad un raid della polizia di New York allo Stonewall Inn, un club gay nel quartiere di Greenwich Village a Manhattan. Quell’evento storico è considerato come la nascita del movimento di liberazione gay. Brenda Howard è considerata una delle fondatici del Pride Month. Un anno dopo la rivolta di Stonewall, organizzò la Gay Pride Week e la Christopher Street Liberation Day Parade. Fu quella la prima parata dell'orgoglio gay, che da quell'anno prese piede pian piano in diverse parti del mondo.