In occasione della giornata mondiale contro l’omofobia, diamo un’occhiata alla situazione dei diritti LGBT nel mondo e in Europa
Come ogni anno il 17 maggio si celebra la giornata mondiale contro l’omofobia. La ricorrenza è anche un’occasione per fare il punto sull’avanzamento dei diritti delle persone LGBT nel mondo e sulle discriminazioni di cui ancora sono vittime in molti Paesi.
Dal 2004, quando è stata inaugurata la giornata, la situazione è senza dubbio migliorata anche se il contesto in molti Stati resta difficile. Come si vede dalla mappa interattiva riportata qui di seguito sono ancora parecchi i luoghi, soprattutto in Africa e Asia, dove l’omosessualità è considerata illegale.
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Nella maggior parte del pianeta, fortunatamente, la situazione è differente, e migliore. Anche se questo non vuol dire che la battaglia per assicurare alle persone di ogni orientamento sessuale gli stessi diritti sia vinta. Persino in Europa, dove norme e atteggiamenti sono tra i più favorevoli, esistono grandi differenze tra Paese e Paese. Ci sono stati membri dell’Unione europea in cui più di metà della popolazione non è convinta che le persone LGBT debbano avere gli stessi diritti di tutti gli altri.
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Anche l’atteggiamento verso i matrimoni tra persone dello stesso sesso non è uniformemente distribuito nel continente, con atteggiamenti meno favorevoli nell’Europa dell’Est.
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Uno sguardo alle legislazioni nazionali sui matrimoni tra persone dello stesso sesso e le unioni civili conferma questa divaricazione tra le aree occidentali e orientali del Vecchio Continente. Come si vede, la maggior parte dei Paesi europei che non prevedono forme di unione si trovano nell’Europa dell’Est.