La vittima è un quarantenne, è stato immobilizzato a terra con un ginocchio sul collo. La scena è stata filmata da un passante. Licenziati i quattro agenti coinvolti nell'arresto. Il sindaco di Minneapolis: “La decisione più giusta, quello che ho visto è terribile"
Un uomo afroamericano è morto soffocato a Minneapolis dopo essere stato immobilizzato a terra con un ginocchio sul collo da un poliziotto, in seguito a un arresto. La scena è stata filmata da un passante e il video, dopo aver fatto il giro del web, ha riaperto il dibattito sul trattamento riservato dalle forze dell’ordine alle minoranze negli Stati Uniti. L’agente e i tre colleghi, coinvolti nel fermo, sono stati licenziati. "Questa è la decisione più giusta", ha detto il sindaco di Minneapolis (LE FOTO DELLE PROTESTE).
Le prime ricostruzioni
Secondo le prime ricostruzioni, alcuni agenti sono stati chiamati per la presenza di un uomo sospetto, di circa 40 anni, identificato poi come George Floyd. L’uomo era seduto in un'auto e sembrava sotto l'influenza di sostanze stupefacenti. I poliziotti giunti sul posto gli hanno intimato di scendere ma l'uomo ha cominciato ad opporre resistenza. Gli agenti lo hanno così bloccato a terra e, mentre cercavano di ammanettarlo, uno di loro gli ha tenuto premuto il collo con un ginocchio.
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Il sindaco di Minneapolis: "Scena terribile"
"Per favore non riesco a respirare", si sente nel video. L'uomo implora più volte gli agenti ma invano, anche se visibilmente in sofferenza. Poi arriva un'ambulanza ma è troppo tardi. Il quarantenne morirà poco dopo. La polizia ha avviato un'indagine e gli agenti sono stati licenziati. Anche loro indossavano body-cam. "Quello che ho visto è terribile. Quell'uomo non avrebbe dovuto morire. Essere un nero in America non dovrebbe essere una sentenza di morte", è stata la reazione di rabbia del sindaco di Minneapolis Jacob Frey