Una scossa di magnitudo 5.8 ha interrotto il primo ministro del Paese durante un'intervista in diretta dalla sede del Parlamento nella capitale Wellington. Nessuna perdita della calma, solo un sorriso rassicurante: "Forse vedete le cose muoversi alle mie spalle"
Non è forse tra le prime qualità di un buon premier, quella di riuscire a mantenere la calma in ogni momento? Di certo Jacinda Ardern ha dato prova di avere i nervi saldi, oggi, quando un terremoto è cominciato durante l'intervista televisiva che stava rilasciando in diretta. "Stiamo sentendo una scossa mi sa, Ryan. Una scossa niente male", dice la premier neozelandese, con un sorriso nervoso.
La reazione della premier
Ardern si trovava dentro l'edificio parlamentare. "Vedete le cose muoversi dietro di me. Il Parlamento (chiamato "the beehive", l'alveare, per la forma) oscilla un po' più degli altri edifici", riesce a ironizzare Ardern, che non ha interrotto l'intervista, "Ok, è finito. Stiamo bene, grazie Ryan (Bridge, il giornalista). Non sono sotto alcuna luce o oggetto penzolante. Sembra che io sia in un posto strutturalmente solido".
Il terremoto
La scossa sentita dalla Ardern era di magnitudo 5.8 e ha colpito la Nuova Zelanda in un'area vicina alla costa sud dell'isola settentrionale, non lontano dalla città di Wellington. Geonet ha localizzato l'epicentro a 30 km a nordovest di Levin, a una profondità di 37 km. Per ora non si segnalano vittime o danni particolari né sono stati diramati allarmi tsunami.
Allentamento delle misure per coronavirus
Nell'intervista Ardern stava annunciando che la Nuova Zelanda allenterà ulteriormente le restrizioni ai movimenti dei cittadini per via del coronavirus a partire da venerdì, consentendo di aumentare il numero di partecipanti a feste funerali o funzioni religiose da 10 a 100 persone. Tre settimane dopo il primo allentamento delle piu' severe regole di chiusura di livello 4, il primo ministro ha detto che una nuova ondata di infezioni è stata evitata. Con le attuali restrizioni di 'livello 2', hanno potuto riaprire le scuole e la maggior parte delle imprese pur se con regole severe di distanza fisica, ma tutti i raduni sono limitati a un massimo di 10 persone. Il gabinetto discuterà nuovamente le regole di blocco l'8 giugno, ha detto Arden, e valuterà entro il 22 giugno se il paese può passare in sicurezza alle restrizioni più leggere, di livello 1. La Nuova Zelanda ha registrato meno di 1.500 casi confermati e 21 morti per il virus.