Coronavirus Cina, città torna in lockdown dopo 6 nuovi casi

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Con oltre 4 milioni di abitanti, la città di Jilin è già in parziale chiusura dopo aver riconosciuto ed isolato pochi nuovi casi di infezione da Covid-19

Chiusura dei confini, la sospensione dei trasporti e lo stop a scuole e locali pubblici, come cinema, teatri e palestre: torna la paura del contagio nella città di Jilin, nell'omonima provincia cinese del nordest. Su un totale di oltre 4 milioni di abitanti, la città ha visto ieri solo 6 nuove infezioni ed ha ripristinato immediatamente il lockdown. Ai residenti sarà permesso di lasciare la città solo con esito negativo al test dell'acido nucleico nelle ultime 48 ore e dopo il rispetto di un rigido periodo di "auto-isolamento". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - SPECIALE CORONAVIRUS)

 

In tutta la Cina 7 nuovi casi

 

L'autorità sanitaria cinese ha dichiarato di aver ricevuto ieri segnalazioni di sette nuovi casi confermati di malattia da nuovo coronavirus  in Cina continentale, di cui un caso importato a Shanghai. Nel suo resoconto giornaliero, la Commissione Sanitaria Nazionale oggi ha detto che gli altri sei casi sono stati trasmessi internamente nella provincia dello Jilin e un nuovo caso sospetto. Secondo la Commissione, nessun decesso relativo alla malattia è stato riportato ieri in Cina continentale. 18 persone sono state dimesse dagli ospedali dopo essere guarite. Il totale dei casi confermati in Cina continentale fino a ieri è arrivato a 82.926, con 104 pazienti ancora in cura, di cui 10 in condizioni gravi, 78.189 persone dimesse dopo essere guarite e 4.633 deceduti per la malattia.

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