Dopo la riapertura, nuova serrata fino a nuovo ordine di tutti i locali notturni della città. Negli ultimi giorni è stato registrato un picco di casi di contagio legato a discoteche nella capitale sudcoreana
In Corea del Sud crescono i rischi di una seconda ondata di infezioni da coronavirus, dopo un aumento di casi legati alla riapertura di bar e discoteche a Seul, che hanno costretto le autorità da ordinarne di nuovo la chiusura, fino a nuovo ordine. Venerdì 8 maggio le autorità sanitarie avevano confermato dodici casi di contagio connessi a un paziente di 29 anni che lo scorso fine settimana aveva visitato cinque tra club e bar nel quartiere di Itaewon a Seul. (I CONTAGI NEL MONDO: MAPPA E FOTO)
Nuovi focolai a Seul
Il numero di casi accertati è salito a 40, secondo quanto riferito dal sindaco, Park Won, che ha ordinato la chiusura di tutti discoteche e altri locali notturni nella capitale. L'improvvisa impennata ha ricordato un focolaio alla fine di febbraio in una setta religiosa, che per diverso tempo ha determinato un aumento giornaliero di circa 1.000 casi.
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Ondata del contagio in Sud Corea
La Corea del Sud, che all'inizio di marzo ha avuto il secondo numero più alto di casi a livello globale dopo la Cina, è stata in grado di controllare la diffusione del virus senza dover adottare misure severe come l'imposizione del lockdown o il divieto di viaggiare all'estero. Le autorità si sono affidate invece ad un massiccio regime di test e rintracciabilità. Il governo ha quindi allentato le misure di distanziamento sociale prevedendo anche la riapertura delle scuole mercoledì 13 maggio.