Coronavirus, Oms: "Dobbiamo essere pronti a seconda o terza ondata del virus"

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Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità, avverte: la "situazione rimane seria". E spiega: in Italia e altri Paesi sviluppi positivi dopo misure di distanziamento

"La situazione rimane seria" e "non uniforme" in Europa, dove "Spagna, Italia, Regno Unito, Germania e Francia hanno ancora il più alto numero di casi, ma in seguito alle misure di distanziamento vediamo un plateau o una riduzione nei nuovi casi. Dobbiamo monitorare questi sviluppi positivi da vicino", così Hans Kluge, il direttore regionale per l'Europa dell'Oms, in conferenza stampa per fare il punto in merito all'emergenza Coronavirus. Poi l'avvertimento: quando la prima ondata del coronavirus sarà passata, sarà necessario "prepararsi a una seconda o una terza, in particolare se non c'è ancora un vaccino disponibile" (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA ANIMATA).

"Salute al primo posto dell'agenda politica"

Nella pandemia da Covid-19, "abbiamo visto la velocità con cui anche i migliori sistemi sanitari possono essere devastati", ha detto Kluge evidenziando che "la salute deve essere al top dell'agenda politica. Senza salute non c'è economia e non c'è sicurezza. Questa è una lezione da non dimenticare". E ha sottolineato che d'ora in avanti la sanità pubblica "deve avere una maggiore prominenza nella società. Dobbiamo avere una sanità pubblica forte" (LE TAPPE DEI CONTAGI - LA FASE 2 IN ITALIA)

Durante Fase 2 bisogna restare vigili 

Parlando dei Paesi che stanno passando a una Fase 2, con un allentamento delle restrizioni del primo peiodo, Kluge ha inoltre avvertito che il coronavirus "non perdona" e per questo gli Stati che stanno passando alle riaperture devono "rimanere vigili e pazienti, pronti a innalzare di nuovo le misure" di contenimento "quando e dove necessario". 

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