Il concerto itinerante della musicista Anna Roznowska attraversa i quartieri della città per alleviare i disagi della popolazione grazie al potere della musica
Le restrizioni legate all'emergenza Coronavirus hanno portato le strade di un gran numero di città del mondo a diventare deserte e silenziose. Non è del tutto così per le vie di New Orleans, grazie all'idea della violinista Anna Roznowska e della sua amica Sarah Grant. Sfruttando una sorta di carretto-risciò, infatti, Roznowska suona il suo strumento per le strade mentre Grant si occupa di pedalare per far muovere il mezzo.
Il potere della musica
Un'idea per alleggerire la situazione di tutti gli abitanti: “Non è stato troppo pianificato - spiega Roznowska, originaria di una città vicino Cracovia, in Polonia - siamo semplicemente uscite fuori e l'abbiamo fatto. Io amo suonare e credo nella musica. E in tempi come questi penso che noi abbiamo bisogno di musica più di ogni altra cosa”. Il progetto è nato da alcune settimane, quando Roznowska e Grant, originaria del Maine e che ha trascorso anni in Zambia nei Corpi di Pace, hanno realizzato le difficoltà e il disagio causati dal lockdown dovuto alla pandemia. Ancora di più in una città che vive di musica come New Orleans e che ha visto cancellare numerosi concerti ed eventi artistici.
La nascita dell'idea
Così Grant e Roznowska hanno portato il loro show musicale in strada, rendendolo itinerante: “Avevamo bisogno di fare e dare qualcosa ed esprimere noi stesse”, spiega Grant. Le note suonate dalla violinista sono amplificate grazie a un impianto audio e si diffondono così per le vie creando una suggestiva atmosfera. Ogni giorno scelgono il loro itinerario e trasmettono anche in streaming su Facebook la loro musica: “Se dovessimo ricavarne anche qualche soldo extra certamente aiuta. Ma in realtà è qualcosa che credo sia nato dal cuore e che abbia ormai vita propria”, aggiunge Grant.
La reazione della popolazione
La loro iniziativa è stata apprezzata, a giudicare dalla reazione dei residenti che si affacciano dalle loro case per ascoltarle e scattare delle fotografie. “Le ho viste ed è stato mozzafiato - spiega un abitante - è davvero quello di cui avevo bisogno. Ed è molto in linea con una città come New Orleans". “Si tratta di qualcosa che ti fa sorridere - aggiunge un altro residente - perché questa reclusione ci sta uccidendo. Siamo lieti di affacciarci e vedere cose come questa".