Azione legale contro Island Express Helicopters e Island Express Holding, le compagnie che possedevano e gestivano il velivolo del disastro dello scorso 26 gennaio in cui hanno la vita 9 persone, tra cui la leggenda dell'Nba e la figlia Gianna
Dopo la moglie di Kobe Bryant, anche i familiari di quattro dei passeggeri morti nell'incidente in elicottero con la stella dell'Nba (FOTOSTORIA) hanno fatto causa alla Island Express Helicopters e Island Express Holding, le compagnie che possedevano e gestivano il velivolo del disastro dello scorso 26 gennaio. Nell'incidente hanno perso la vita 9 persone, tra cui anche Gianna, la figlia 13enne di Bryant (VIDEO E FOTO DELL'INCIDENTE - L'AUDIO CON LA TORRE DI CONTROLLO).
Nelle nuove azioni legali non citato il pilota
Le istanze sono state depositate elettronicamente alla Corte di Los Angeles domenica 19 aprile. Nelle nuove azioni legali, a differenza di quella presentata dalla vedova Bryant, non è citato il pilota, anche lui morto, ma l'accusa di "negligenza" è rivolta alle due società.
L'incidente del 26 gennaio
L'elicottero, lo scorso 26 gennaio, era partito alle 9.06 dall’aeroporto John Wayne di Orange Country, a Los Angeles. Lo schianto è avvenuto dopo meno di 40 minuti. Il velivolo era diretto verso Thousands Oaks, dov’era in programma la Mamba Cup, un torneo con squadre maschili e femminili di pallacanestro organizzato dalla Mamba Sport Academy di Kobe Bryant.