Nelle ultime 24 ore 399 vittime, il numero totale è 20.852. Ieri, per la prima volta dal 24 marzo, l'aumento giornaliero era sceso sotto quota 500. Al Consiglio europeo del 23 aprile il premier Sanchez proporrà un fondo finanziato attraverso debito perpetuo dei Paesi Ue
Altro calo dei decessi per coronavirus in Spagna: sono 399 quelli delle ultime 24 ore, riferisce il ministero spagnolo della Sanità. Ieri, 19 aprile, ne erano stati registrati 410: era la prima volta dal 24 marzo scorso che l'aumento giornaliero era sceso sotto quota 500. Il totale delle vittime è di 20.852, i contagi sono invece oltre 200mila con i 4.266 nuovi casi positivi che si contano oggi. I guariti sono oltre 80mila (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA DIFFUSIONE GLOBALE IN UNA MAPPA ANIMATA - GLI AGGIORNAMENTI DELLA FARNESINA SULLA SPAGNA).
El Pais: Spagna proporrà fondo Ue da 1500 miliardi con debito perpetuo
Intanto - scrive El Pais che cita un documento interno del governo spagnolo - il premier Pedro Sanchez avrebbe deciso di proporre al prossimo vertice Ue, il 23 aprile, un recovery fund di circa 1.500 miliardi di euro finanziato attraverso debito perpetuo dei Paesi dell'Ue, che verrà assegnato tramite trasferimenti - e non come debito - tra i Paesi maggiormente colpiti dalla crisi. Secondo El Pais, la Germania potrebbe accettare questa proposta. Il governo spagnolo è convinto che la grande partita post-coronavirus si giocherà in Europa. Le possibilità per le economie gravemente colpite dalla pandemia di coronavirus di rimettersi in carreggiata, come quelle di Spagna e Italia, dipenderanno dall'esistenza di una sorta di 'Piano Marshall' nell'Ue nei prossimi anni, spiega El Pais.
Spunta un piano per la ripartenza della Liga
Nel frattempo la Spagna è al lavoro per programmare il ritorno in campo del calcio. Un piano in diversi punti per la ripresa degli allenamenti a partire dal 4 maggio, con controlli medici, lavori in gruppi ristretti, ritiri chiusi: a rivelarlo è il quotidiano sportivo Mundo Deportivo. Il piano dovrebbe essere discusso dai medici delle squadre oggi, e domani da allenatori e capitani in una riunione, e avrebbe provocato forti perplessità del Barcellona, capolista del campionato. Quattro le fasi previste dal protocollo: controlli medici, allenamenti individuali, allenamenti a gruppi di non più di otto giocatori, allenamenti collettivi. Costanti i tamponi, ritiri chiusi di 15 giorni nei centri sportivi o in alberghi, docce a casa per tutta la prima fase.