Durante la messa a Casa Santa Marta, Francesco prega “per gli uomini e le donne che hanno vocazione politica”. “La politica è una forma alta di carità”, dice. Aggiunge: “Il cristiano non deve fermarsi al compimento dei comandamenti, ma rinascere nello Spirito”
Una preghiera affinché i politici, durante l’emergenza coronavirus, pensino al bene dei Paesi e non a quello dei propri partiti. Una preghiera che è arrivata dal Papa, all'inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta. “Preghiamo oggi per gli uomini e le donne che hanno vocazione politica, per i partiti politici dei diversi Paesi, perché in questo momento di pandemia cerchino insieme il bene del Paese e non il bene del proprio partito”, ha detto Francesco. “La politica – ha aggiunto – è una forma alta di carità” (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE GRAFICHE SULL'ITALIA - FOTO SIMBOLO).
L’omelia di Papa Francesco
Il Pontefice (LO SPECIALE), commentando nell'omelia le letture del giorno, ha sottolineato che "essere cristiano non è soltanto compiere i comandamenti. Si devono fare, questo è vero. Ma se tu ti fermi lì non sei un buon cristiano". "Essere cristiano – ha spiegato Bergoglio – è lasciare che lo Spirito entri dentro di te e ti porti. Ti porti dove lui vuole". "Il cristiano deve andare oltre verso questa nascita nuova, che è la nascita nello Spirito e ti dà la libertà dello Spirito", ha aggiunto. Francesco ha poi osservato che "nella nostra vita cristiana tante volte ci fermiamo, come Nicodemo, davanti al 'dunque'. Non sappiamo che passo fare, non sappiamo come farlo o non abbiamo la fiducia in Dio per fare questo passo e lasciar entrare lo Spirito: nascere di nuovo e lasciare che lo Spirito entri in noi, che sia lo Spirito a guidarmi e non io, e qui libero, con questa libertà dello Spirito che tu non saprai mai dove finirai”. “La preghiera – ha concluso il Papa – è quella che ci apre la porta allo Spirito e ci dà questa libertà, questa franchezza, questo coraggio dello Spirito santo, che mai saprai dove ti porterà, ma è lo Spirito".