Secondo i dati della Johns Hopkins University, nello Stato si contano oltre 160mila contagi, più che in Spagna, di cui 87.028 solo nella città di New York. Nel Paese 1.783 morti in 24 ore e più di 460mila casi. Trump: “Speriamo di riaprire molto presto”
Con oltre 160mila casi di coronavirus, lo Stato di New York conta un maggior numero di contagi rispetto a qualsiasi Paese del mondo eccetto gli Stati Uniti. È quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, che segnala più di 87mila casi nella sola New York. Inoltre, gli Usa hanno registrato altri 1.783 decessi correlati al nuovo coronavirus in 24 ore, arrivando a oltre 16mila vittime totali. Secondo la Johns Hopkins, solo gli Stati Uniti hanno più di un quarto dei casi dichiarati ufficialmente nel mondo, oltre 460.000. Tuttavia, il presidente Donald Trump si mostra ottimista: "Se tutto va come speriamo riapriremo il Paese molto, molto, molto presto, lo spero" (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA SITUAZIONE IN ITALIA: LA MAPPA - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SUGLI USA).
Lo Stato di New York supera anche la Spagna
Il bollettino dell'università americana segna un totale di 161.807 casi nello Stato di New York (87.028 a New York City), con un aumento di oltre 10.000 casi nelle ultime 24 ore. Il solo Stato di NY, che ha circa 19,5 milioni di abitanti, supera quindi anche la Spagna, che registra 153.222 contagi e occupa il secondo posto dopo gli Usa nella classifica dei Paesi con il maggior numero di casi di Covid-19. L’intero Paese, per due giorni consecutivi - martedì e mercoledì - aveva registrato quasi 2.000 decessi in 24 ore, i peggiori rapporti giornalieri al mondo dall'inizio della pandemia (LE TAPPE DELL'EPIDEMIA - LE FOTO SIMBOLO - I CONTAGI IN ITALIA: LE GRAFICHE)
Le immagini delle bare sepolte pubblicate dalla Bbc
Alcune immagini registrate da un drone, e pubblicate oggi dalla Bbc, mostrano delle bare sepolte una accanto all’altra a Hart Island, all'estremità occidentale di Long Island Sound, nel Bronx nord-orientale. L’area, spiega il quotidiano britannico, viene usata da più di 150 anni per seppellire persone che non hanno parenti prossimi o non possono permettersi un funerale. È quindi probabile, dice la Bbc, che alcune delle bare appartengano a vittime del Covid-19, ma non è confermato. Tuttavia, secondo il Department of Corrections, dall’inizio della pandemia le operazioni di sepoltura vengono effettuate 5 giorni su 7, mentre prima avvenivano un solo giorno alla settimana. Nei giorni scorsi, il sindaco Bill De Blasio e il presidente della commissione sanità del municipio di New York, Mark Levine, hanno smentito l'ipotesi di sepolture temporanee nei parchi pubblici (LA CATTEDRALE DI ST. JOHN DIVENTA UN OSPEDALE DA CAMPO - IN COLORADO GLI ANIMALI RITORNANO NELLE CITTÀ).
Apple crea un app per il personale in prima linea
Intanto anche Apple dà il suo contributo alla lotta contro il coronavirus. L’azienda collabora con l'Università di Stanford per creare un'app dedicata a chi è in prima linea nell'emergenza, come polizia, vigili del fuoco e paramedici. L'applicazione, al momento disponibile sono in parte degli Stati Uniti, si chiama “First Responder COVID-19” e, oltre a fornire notizie aggiornate e una guida completa su come proteggersi, include uno screening per determinare se l'operatore deve sottoporsi a un test. Rispondendo a una serie di domande su sintomi, anamnesi ed esposizione al rischio, il software stabilisce se l'operatore debba o meno richiedere un test. In caso affermativo, può programmare un appuntamento ad alta priorità e sostenere il test senza neanche scendere dal veicolo, presso uno dei sette centri sanitari allestiti da Stanford Medicine nella Bay Area di San Francisco. Al momento l'app, come riporta il sito Cnbc, è disponibile solo nelle contee di Santa Clara e San Mateo in California, ma il team di Stanford Medicine spera di espanderla a più lavoratori in prima linea, inclusi quelli che lavorano nei supermercati, e in più contee e Stati degli Usa.