Il 19 marzo scorso il governatore della California, Gavin Newson, è stato tra i primi a decretare lo stato di lockdown, ordinando ai 40 milioni di residenti dello Stato di stare a casa per contrastare la diffusione della pandemia
I grattacieli di Downtown, le celeberrime highways, i graffiti dei sobborghi. La Los Angeles che ci restituiscono le immagini girate da un drone è una città deserta, più simile allo scenario dei film distopici girati nei suoi Studios che alla metropoli da 4 milioni di abitanti sempre in movimento.
In lockdown dal 19 marzo
Il 19 marzo scorso il governatore della California, Gavin Newson, è stato tra i primi a decretare lo stato di lockdown, ordinando ai 40 milioni di residenti dello Stato di stare a casa per contrastare la diffusione della pandemia di coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LA MAPPA DEL CONTAGIO - TUTTE LE TAPPE DEL CONTAGIO). “Dobbiamo piegare la curva” aveva detto Newson “L'isolamento a casa non è la mia scelta preferita ma ora è necessaria”.
A Los Angeles 89 morti e oltre 4.500 contagi
Scuole e attività non essenziali restano dunque chiuse, almeno fino al 30 aprile. Secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University, i morti negli Stati Uniti hanno superato i 278.450. 89 sono a Los Angeles su un totale di 4.566 contagiati.