Coronavirus, il lockdown nel Regno Unito potrebbe durare tre mesi

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La previsione è di Neil Ferguson, l'epidemiologo britannico principale consulente del governo. Nel Paese quasi 20mila casi, oltre 1.200 i morti. Il premier Johnson ha intanto diffuso una lettera per le famiglie: "Sappiamo che le cose peggioreranno prima di migliorare"

Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord potrebbero restare in lockdown per tre mesi. È questa la previsione dell'epidemiologo britannico Neil Ferguson, principale consulente del governo, riguardo ai tempi in cui i britannici dovranno rimanere a casa per frenare l'epidemia da Covid-19. Nel Regno Unito i casi sono saliti quasi a 20mila (19.522), ha reso noto il ministero della Sanità britannico nel suo aggiornamento quotidiano, concentrati soprattutto in Inghilterra e a Londra, circa 2500 in più del dato diffuso ieri, mentre i morti censiti passano da 1.019 a 1.228 (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - LE NOTIZIE DELLA FARNESINA SUL REGNO UNITO). Intanto il premier Boris Johnson ha diffuso una lettera che si prepara a spedire a 30 milioni di famiglie del Regno Unito nella quale spiega che "le cose peggioreranno ancora prima di cominciare a migliorare" (TUTTE LE TAPPE DEI CONTAGI).

"Britannici si preparino a un significativo periodo in lockdown"

Secondo Ferguson, potrebbe essere necessario che le misure in atto debbano durare "per un periodo di tempo significativo, probabilmente fino alla fine di maggio, forse anche all'inizio di giugno". Anche il ministro portavoce del governo britannico, Michael Gove, ha avvertito i cittadini che "devono prepararsi a un periodo significativo di lockdown" per fare fronte alla pandemia. 

La lettera di Johnson

Il premier ha deciso di inviare una lettera ai cittadini per chiedere che siano rispettate le regole. "Fin dall'inizio abbiamo cercato di implementare le misure giuste al momento giusto", scrive Johnson nella missiva che arriverà nelle case britanniche entro la settimana. "Non esiteremo ad andare oltre, se ce lo suggeriranno il parere di medici e scienziati. È importante per me essere esplicito: sappiamo che le cose peggioreranno prima di migliorare - si legge nel testo - Ma ci stiamo preparando nel modo giusto, e più seguiremo tutti le regole, meno vite andranno perdute e prima la vita potrà tornare alla normalità. Per questo, nel momento dell'emergenza nazionale, vi rivolgo questo invito: Restate a casa. Proteggete il nostro sistema sanitario e salvate vite".

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