Il presidente albanese, all’aeroporto di Tirana, ha salutato il team partito per aiutare il nostro Paese. In italiano, ha detto: “Non siamo privi di memoria, non abbandoniamo un amico in difficoltà”. Conte: “Grazie”. Il personale sanitario aiuterà i colleghi bresciani
“Oggi siamo tutti italiani e l'Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l'Europa e il mondo intero”. È con queste parole, pronunciate anche in italiano, che il premier dell’Albania Edi Rama, all’aeroporto di Tirana, ha salutato sabato il team di 30 medici e infermieri albanesi che si apprestavano a partire per l’Italia. Il personale sanitario è arrivato nel nostro Paese, accolto dal ministro Luigi Di Maio, per aiutare i colleghi italiani impegnati nella lotta al coronavirus in Lombardia. In particolare, i 10 medici e 20 infermieri lavoreranno all'ospedale di Brescia. “Grazie”, ha scritto su Twitter il premier italiano Giuseppe Conte, ripubblicando il video con il discorso di Rama. "È il minimo che possiamo fare per questa nazione, sono 30 anni che ci aiutate e ci supportate in tutto. Non ci abbiamo pensato neppure un secondo", ha detto uno dei medici albanesi una volta atterrato (AGGIORNAMENTI - SPECIALE - CASI NEL MONDO - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO IN ITALIA - FOTO SIMBOLO).
Il presidente Rama: “L’Italia è casa nostra”
“Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all'Italia che l'Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà”, ha detto Rama sabato all’aeroporto. Poi ha aggiunto: “Lo so che a qualcuno sembrerà strano che trenta nostri medici e infermieri partano oggi per l'Italia, non sono molti e non risolveranno la battaglia tra il nemico invisibile e i camici bianchi che stanno lottano dall'altra parte del mare. Ma l'Italia è casa nostra da quando i nostri fratelli e sorelle ci hanno salvato nel passato, ospitandoci e adottandoci mentre qui si soffriva". “Noi stiamo combattendo lo stesso nemico invisibile. Le risorse umane e logistiche – ha detto ancora Rama – non sono illimitate, ma non possiamo tenerle di riserva mentre in Italia c'è ora un enorme bisogno di aiuto. È vero che tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere e Paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Ma forse è perche noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, che non possiamo permetterci di non dimostrare all'Italia che l'Albania e gli albanesi non l'abbandonano”. Infine, rivolgendosi ai medici e agli infermieri in partenza, ha concluso: “Voi membri coraggiosi di questa missione per la vita, state partendo per una guerra che è anche la nostra".
Team albanese in Lombardia
Il team albanese è stato accolto all’aeroporto di Fiumicino dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Voglio ringraziare il premier Edi Rama, il governo e il popolo albanese per la solidarietà che ci stanno dimostrando", ha detto. Medici e infermieri hanno passato la notte a Roma, alla Cecchignola, e poi sono partiti per Brescia. All’aeroporto Catullo di Verona, dopo il contingente è arrivato prima di spostarsi in Lombardia, erano presenti sia il governatore lombardo Attilio Fontana (VIDEO) sia il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia (VIDEO). "Vi ringrazio per questa collaborazione che sarà sicuramente importante. Spero che voi siate l'inizio della discesa verso la normalità”, ha detto Fontana accogliendo il team. "Volevo dirvi il grazie a nome del governo", ha detto invece Boccia ricordando la vicinanza fra Albania e Italia per "questo gesto di fratellanza".