Coronavirus, Trump: economia Usa potrebbe entrare in recessione. Wall Street crolla

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Il presidente: “Situazione non è sotto controllo. Pandemia può finire in luglio-agosto. Stati decidano su rinvio primarie”. Le parole del tycoon affondano mercati: Dow Jones -12,94%, Nasdaq -12,32%, per Wall Street la giornata peggiore dal 1987

L'economia statunitense potrebbe andare verso una recessione, in conseguenza della pandemia di coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE). Lo scenario è stato prospettato dal presidente Usa Donald Trump, che ha ammesso per la prima volta che la situazione "non è sotto controllo" e ha definito il Covid-19 un "nemico invisibile". Affermazioni che hanno innervosito ulteriormente i mercati, già fortemente in calo in avvio di seduta: Wall Street è crollata chiudendo la peggiore seduta dal crollo del 1987. Il presidente, nel suo briefing giornaliero della task force anti Covid-19 della Casa Bianca, non ha fatto mancare parole di speranza: "Se gli americani saranno uniti nel seguire le linee guida contro l'epidemia sconfiggeremo il virus tutti insieme e festeggeremo” (LA RABBIA DEI RESIDENTI DI BROOKLYNMACRON: FRONTIERE UE CHIUSE). 

Trump: la pandemia in Usa può finire in luglio-agosto

Secondo Trump, la pandemia da coronavirus può finire negli Stati Uniti a luglio o agosto, “ma dobbiamo fare un ottimo lavoro", ha aggiunto. "Siamo stati colti di sorpresa da questo coronavirus, è così contagioso... ma la nostra risposta è stata aggressiva e il problema è soprattutto per le persone più anziane", ha aggiunto Trump, che non ha escluso in futuro la decisione di un coprifuoco a livello nazionale, anche se per ora non è un'opzione sul tavolo (LA MAPPA DEI CONTAGI).

Trump: Stati decidano su rinvio primarie

Il presidente Usa ha chiesto di “evitare i gruppi con più di dieci persone”. Poi ha promesso che gli Stati Uniti sosterranno le compagnie aeree al 100%. Le compagnie hanno chiesto al governo aiuti per 50 miliardi di dollari. Infine Trump ha detto che ritiene che non sia una "cosa buona" rinviare le primarie ma ha detto che lascerà la decisione ai singoli Stati. "E' una scelta difficile", ha ammesso (OMS: MALATTIA GRAVE).

Lunedì nero Wall Street, giornata peggiore dal 1987

In concomitanza con le parole di Trump, Wall Street è tracollata. Il Dow Jones chiude in calo del 12,94% a 20.185,87 punti, il Nasdaq cede il 12,32% a 6.904,59 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 12,26% a 2.382,83 punti. Si tratta di un vero e proprio “Lunedì nero” per Wall Street, che termina la peggiore seduta dal 1987. Per il Dow Jones si tratta della peggiore seduta della sua storia non in termini percentuali ma di punti persi.

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