I candidati dem, che concorrono per sfidare Trump alle prossime elezioni, hanno affrontato il loro undicesimo dibattito in uno studio deserto della Cnn a Washington: sono gli effetti del Covid-19 negli Stati Uniti. I due citano il caso dell'Italia e attaccano il tycoon
Sul coronavirus entrambi attaccano Trump
Biden e Sanders hanno parlato a due metri di distanza l’uno dall’altro e il tema coronavirus ha riguardato anche buona parte dei loro discorsi. "Questa è una emergenza più grande di noi", ha detto Biden e ha accusato Trump di aver sottovalutato la situazione. Anche Sanders ha attaccato il presidente Usa, dicendo che sta "minando e indebolendo la posizione di medici e scienziati che cercano di aiutare il popolo americano".
Hanno parlato anche di Italia
I due candidati hanno parlato anche di Italia. Per l’ex vice di Obama, Joe Biden, il sistema sanitario universale italiano non ha potuto evitare la diffusione della pandemia di coronavirus: è il suo argomento contro Bernie Sanders sul Medicare for all, l'assistenza sanitaria gratuita per tutti negli Stati Uniti. "L'assenza di un sistema sanitario universale e centralizzato rende più difficile rispondere a queste crisi", ha replicato Sanders. E ha aggiunto che ora è necessario "lavorare con l'Italia e con il resto dei Paesi".
Dal sistema sanitario all'esercito
Biden insiste sul fatto che non occorre cambiare il sistema sanitario Usa, ma sviluppare l'Obamacare, la riforma sanitaria voluta da Barack Obama e che Donald Trump sta cercando di annullare. "Non servono rivoluzioni ma risultati", spiega Biden. Ma per Sanders proprio l'attuale crisi dimostra come sia necessario passare a un sistema sanitario universale come in Italia e in altri Paesi europei. Su una cosa però entrambi i candidati sono d’accordo: "Bisogna schierare l'esercito". Entrambi credono sia necessario coinvolgere nell'emergenza gli uomini della Guardia nazionale e delle forze armate federali, come chiesto anche dal governatore dello stato di New York Andrew Cuomo.
Cosa stanno facendo gli Usa
Negli Stati Uniti sono stati sconsigliati gli assembramenti con più di 50 persone, se non per ragioni di lavoro e di studio. New York, Los Angeles, lo Stato di Washington, l’Illinois, l’Ohio e la California hanno deciso anche la chiusura di bar e ristoranti. Las Vegas ha spento i casinò e Miami imposto il coprifuoco per le spiagge. Sono sempre di più gli Stati americani che stanno adottando misure drastiche per il contenimento dei contagi.