Centinaia di aderenti al movimento antigovernativo sono scesi in strada a Parigi nonostante l’Eliseo abbia vietato gli assembramenti oltre le cento persone. Nel Paese i contagiati sono oltre 3.600, 79 le vittime
Nemmeno i decreti straordinari del governo francese contro il coronavirus sono riusciti a fermare la mobilitazione dei gilet gialli (CHI SONO). Nella giornata di sabato 14 marzo il movimento antigovernativo è tornato a riempire le strade di Parigi per il 70esimo sabato di proteste, nonostante l’esecutivo abbia vietato gli assembramenti di persone tra le misure messe in campo per contenere l’epidemia, che in Francia ha provocato finora oltre 3.600 contagi e 79 vittime. (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - MAPPA E GRAFICI DEL CONTAGIO)
In centinaia per le strade di Parigi
Diverse centinaia di gilet gialli hanno sfilato nella giornata di sabato nella capitale francese. Già in mattinata le forze dell’ordine hanno eseguito 17 fermi e sono dovute intervenire a causa di alcuni scontri nell’area di Montparnasse. Alla vigilia della mobilitazione alcuni leader del movimento, come Jerome Rodrigues e Maxime Nicolle, avevano invitato alla “responsabilità” esortando gli altri a rinunciare al corteo.
Le misure dell’Eliseo
Tra le misure disposte dall’Eliseo per contenere i contagi da coronavirus ci sono la chiusura di scuole e università, la sospensione dei campionati di Ligue 1 e Ligue 2, l’invito a limitare gli spostamenti e il divieto di raduni di oltre cento persone. Il ministero della Cultura francese ha inoltre invitato i musei a limitare o interrompere momentaneamente le proprie attività. Il Louvre ha annunciato rimarrà chiuso a partire dal 13 marzo fino a nuovo avviso.