L’emittente statunitense ha mandato in onda una cartina che indica l'Italia come centro del focolaio, dalla quale partono frecce verso i Paesi nei quali è arrivato il contagio. Il ministro degli Esteri: siamo nazione che sta gestendo con più rigore questa emergenza
Nelle ultime ore sono scoppiate polemiche (anche politiche) per una mappa mandata in onda dalla Cnn che indica l'Italia come il centro del focolaio del coronavirus (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI), dalla quale partono una serie di frecce dirette in tutti i Paesi nei quali è stato portato il contagio. Una mappa che ha fatto il giro del web e che non è piaciuta al ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio secondo cui “distorce la realtà” (LE COSE DA SAPERE - LA DIFFUSIONE IN UNA MAPPA - I NUMERI DELLA PROTEZIONE CIVILE).
La mappa della Cnn
"Coronavirus cases linked to Italy", è il titolo comparso in sovraimpressione e riproposto sui social con messaggi indignati, che attaccano l'emittente statunitense per la mappa in cui l’Italia viene indicata come il punto di partenza di casi di contagio in tutto il mondo (I CONSIGLI DEL MINISTERO PER LA PREVENZIONE).
Di Maio: Cnn sull'Italia distorce la realtà
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con un post su Facebook, ha replicato: "La CNN mostra una cartina in cui sembra che l'Italia sia l'origine del focolaio del coronavirus. Questa è una visione distorta della realtà. Il punto però non è la CNN, questo è solo un esempio, perché sono anche altri i media internazionali che stanno dipingendo l'Italia in modo sbagliato. La disinformazione di alcune testate fa a pugni non con delle opinioni, ma con i dati numerici: l'Italia è la nazione che sta gestendo con più rigore questa emergenza, che, come sappiamo, si è sviluppata in Cina".
L’ira del ministro
"Mi chiedo - prosegue Di Maio - quale sia l'intento. Discriminare un Paese che ha una sanità pubblica e che sta gestendo al meglio, nonostante decenni di tagli, una situazione complessa ed emergenziale in alcune zone? Noi crediamo che controllare la salute delle persone facendo più tamponi sia serio. Crediamo che prendere misure restrittive per proteggere la salute dei nostri cittadini sia sacrosanto. Crediamo anche che la caccia agli untori sia una cosa da lasciare al Medioevo. Andiamo avanti con rigore e lavoriamo h24 per portare il nostro Paese, appena possibile, alla normalità. Tutti sono invitati a collaborare per questo obiettivo, in tutto il mondo: politici, istituzioni e mass media", conclude il titolare della Farnesina.