Alla vigilia del voto delle primarie democratiche in 14 Stati, il senatore del Vermont si conferma in testa nei due Stati in cui è in palio il maggior numero di delegati. In California è davanti a Biden e Warren, in Texas a Biden e Bloomberg
Alla vigilia del Super Tuesday delle primarie democratiche negli Stati Uniti, Bernie Sanders vola nei sondaggi, confermandosi in testa nei due Stati in cui è in palio il maggior numero di delegati, ovvero California e Texas. Secondo Usa Today/Suffolk ed Emerson il senatore del Vermont è in vantaggio rispettivamente di 19 punti e di 17 punti in California, davanti a Joe Biden ed Elizabeth Warren. Solo quarto Michael Bloomberg. In Texas, sempre per Emerson, Sanders è avanti di 5 punti su Biden, terzo Bloomberg (SKY TG24 E LA STAMPA INSIEME PER RACCONTARE IL SUPER TUESDAY - COME FUNZIONA IL SUPER MARTEDì).
Folle record per Sanders in California
Ieri Sanders ha parlato davanti a folle da primato in California: oltre 24.700 persone a Los Angeles e San Jose. Lo rende noto la sua campagna, aggiungendo che i volontari hanno bussato alla porta di oltre 1 milione di persone e fatto più di 6,5 milioni di telefonate agli elettori del Golden State.
Bloomberg attacca Sanders
Intanto Michael Bloomberg, al debutto nel Super Tuesday, ha attaccato Sanders intervenendo alla conferenza della American Israeli Public Affair Commission (Aipac), a Washington Dc. "Sfortunatamente - ha detto - non tutti i miei colleghi democratici in questa corsa partecipano a questa conferenza. Uno di loro, il senatore Sanders, ha speso 30 anni nel boicottare questo evento e ha definito razzista la piattaforma dell'Aipac: un tentativo di screditare queste voci così diverse, di impedire alla gente di venire, di indebolire i rapporti Usa-Israele". Dopo aver ricordato la storia della sua famiglia ebraica, l'ex sindaco di New York ha promesso sostegno a Israele e di opporsi "agli sforzi perniciosi del movimento Bds che boicotta il Paese per delegittimarlo". Quindi ha assicurato che, se eletto alla Casa Bianca, lascerà l'ambasciata Usa a Gerusalemme, anche se pensa che il trasferimento avrebbe dovuto far parte dei negoziati di pace". Il miliardario si e' inoltre detto a favore della soluzione dei due Stati perchè anche "i palestinesi meritano dignità, democrazia e opportunità" (LE FOTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE).
Il passo indietro della Klobuchar
La senatrice Amy Klobuchar ha deciso di ritirarsi dalle primarie democratiche e di sostenere l'ex vice presidente Joe Biden. Lo riferiscono i media americani citando fonti vicine alla senatrice del Minnesota, che stasera sarà a un comizio di Biden a Dallas. La decisione di Klobuchar arriva all'indomani dell'addio alle primarie democratiche dell'ex sindaco dell'Indiana Pete Buttigieg. Ore prima la senatrice aveva cancellato la partecipazione a un evento nel suo stato, il Minnesota, dopo che decine di persone erano salite sul palco per protestare. La manifestazione era stata guidata dalla famiglia di Myon Burrell, un afroamericano condannato all'ergastolo, quando aveva 17 anni, per l'omicidio, nel 2002, di una ragazzina di undici anni. A condurre l'indagine fu l'allora procuratrice della contea Klobuchar, accusata, tra le varie cose, di aver nascosto il fatto che il ragazzo fosse minorenne, facendo cambiare la data di nascita perchè risultasse avere piu' di 18 anni. Il ragazzo, secondo una recente inchiesta dell'Associated Press, sarebbe stato condannato sulla base di ulteriori prove deboli, alla fine di un'indagine apparsa "imperfetta".
La sfida all’interno del partito democratico
I candidati che si sfidano per rappresentare il partito alle elezioni presidenziali sono: Bernie Sanders, Joe Biden, Michael Bloomberg, Elizabeth Warren, Tulsi Gabbard. Dopo il voto in Carolina del Sud, il miliardario Tom Steyer si è convinto a ritirarsi nonostante una campagna da 20 milioni di dollari. E anche Pete Buttigieg ha lasciato la corsa. Attualmente il favorito sembrerebbe essere Sanders con il maggior numero di delegati ma, con la vittoria in Carolina del Sud, Joe Biden si è fatto strada confermandosi come principale rivale del senatore del Vermont.