Coronavirus, rischio scarsità di tute per la centrale nucleare di Fukushima

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ll gestore dell'impianto prevede di utilizzare, in alternativa, giacche e tute impermeabili comuni, disponibili in commercio. Ogni giorno sono necessarie fino a sei mila indumenti, a seconda dei compiti da svolgere

La Tokyo Electric Power (Tepco), il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, teme ritardi nella fornitura di indumenti protettivi nello smantellamento della centrale giapponese, danneggiata nel 2011 dopo lo tsunami e il terremoto di Tōhoku. Un inconveniente da associare alla diffusione dell'epidemia del coronavirus (LO SPECIALE - IL LIVEBLOG - MAPPA ANIMATA DELLA DIFFUSIONE - MORTO IL DIRETTORE DI UN OSPEDALE A WUHAN), anche perchè gli indumenti protettivi forniti per i lavori nella centrale sono prodotti in Cina, dove il virus ha colpito maggiormente. "Per il momento abbiamo scorte sufficienti, ma può darsi che per alcuni capi particolari avremo difficolà ad ottenerli dai soliti fornitori", ha detto un portavoce di Tepco. "Abbiamo, ad esempio, abiti con tasche trasparenti che mostrano i badge identificativi dei lavoratori e dosimetri (per misurare le radiazioni ricevute) e quegli stessi prodotti potrebbero non essere disponibili", ha detto.

Abiti alternativi, meno sicuri

In questo caso, Tepco prevede di utilizzare in alternativa tute e giacche impermeabili comuni, disponibili in commercio. Ogni giorno sono necessarie fino a 6.000 giacche e tute, a seconda dei compiti da svolgere. La possibile scarsità di questi capi non sembra essere legata a una domanda amplificata dalla necessità di proteggersi dal virus negli ospedali, ma piuttosto a problemi di rallentamento della produzione e della logistica. La sostituzione di queste tute e giacche con altri indumenti impermeabili non ha implicazioni di sicurezza. Sono utilizzati solo per evitare che la polvere radioattiva si attacchi agli indumenti o al corpo, ma non sono destinati a proteggere dalle radiazioni, che passano attraverso gli indumenti. Per quanto riguarda le maschere sanitarie, che vengono utilizzate anche in loco, Tepco afferma di non avere problemi immediati di stock, come invece accade per le moltissime paia di guanti utilizzate quotidianamente.

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