Aumenta il bilancio delle vittime nella provincia dell'Hubei, da dove è partito il contagio e dove si contano 25 nuovi decessi e 840 nuovi casi. In tutta la Cina i casi di infezione confermati sono oltre 5.900. Usa valutano sospensione di tutti i voli da e per il Paese
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Burioni: sbagliato evitare i ristoranti cinesi
"E' necessario ribadire che la situazione merita tutta la nostra attenzione e non deve essere sottovalutata, però non ha nessun senso in questo momento evitare i cinesi, i ristoranti cinesi o i quartieri cinesi in Italia. L'unica cosa che deve essere evitata sono i viaggi in direzione della Cina, o in altre zone a rischio". Lo scrive il virologo Roberto Burioni sul suo sito Medical Facts, a proposito del virus che si sta diffondendo dalla Cina.
Diffusione del virus in una mappa
Tasso diffusione simile a quello della Sars
Ogni persona contagiata dal virus 2019-nCov può infettarne in media altre 2,6, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5: le stime sono dei ricercatori dell'Imperial College di Londra, che collaborano con l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ciò rende il suo tasso di diffusione confrontabile a quello della Sars e della pandemia influenzale del 2009. Lo segnala la rivista Nature sul suo sito.
Contagiato tedesco, iniziati controlli in un asilo
Dopo la conferma del contagio di un cittadino tedesco, le autorità sanitarie bavaresi hanno iniziato ad effettuare controlli presso l'asilo frequentato dai figli del paziente. Il 33enne, residente nel distretto di Landsberg am Lech, ancora ieri era al lavoro, scrive da parte sua la Bild. "Naturalmente pensiamo per prima cosa ai bambini e agli asili", ha detto il presidente dell'Ufficio federale alla Sanità della Baviera, Andreas Zapf. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo avrebbe avuto contatti con "almeno" 40 persone da quando ha contratto il
contagio.
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Negativi altri due casi sospetti a Vienna
Cessato allarme per altri due casi sospetti di coronavirus a Vienna, dopo quelli di un'assistente di volo e una cittadina cinese lunedì. Sono infatti risultati negativi gli esami di un uomo e di una donna, che entrambi si erano presentati in ospedale con sintomi influenzali dopo viaggi in Cina. Attualmente non vi sono altri casi sospetti nella capitale austriaca.
In Baviera 40 persone in contatto col paziente
Il paziente tedesco contagiato dal coronavirus ha avuto contatti con 40 persone, complessivamente, fra il lavoro nell'impresa e la famiglia. E' quello che è stato chiarito nella conferenza stampa in corso a Monaco sul 33 enne colpito dal coronavirus. Le persone con cui c'è stato il contatto sono tutte sottoposte a degli accertamenti.
Svizzera, negativi casi sospetti a Zurigo
Sono risultati negativi al nuovo coronavirus i test sui due casi sospetti in Svizzera. Le due persone, rientrate da poco dalla Cina e poste in quarantena all'ospedale Triemli di Zurigo da domenica, non hanno contratto la malattia, indica l'agenzia di stampa svizzera Keystone-Ats citando una nota del nosocomio. Entrambi presentavano sintomi sospetti al loro rientro in Svizzera, ma i test sono risultati negativi. I due pazienti stanno bene, aggiunge l'agenzia.
Tutte le precauzioni in un video del governo di Seoul
Francia, dopodomani primo volo per rimpatrio da Wuhan
La Francia invierà dopodomani, da Parigi, un aereo in Cina per il rimpatrio dei primi connazionali che intendono lasciare il Paese, dopo lo scoppio dell'epidemia di polmonite da coronavirus. Lo ha annunciato il segretario di Stato ai Trasporti francese, Jean-Baptiste Djebbari, citato dal quotidiano Le Figaro, precisando che il ritorno in Francia del volo, con a bordo persone che non mostrano sintomi del coronavirus, è previsto "probabilmente" per giovedì e che i passeggeri saranno sottoposti a esami medici all'arrivo in Francia. Un secondo volo, le cui date sono ancora da determinare, ha aggiunto Djebbari, trasporterà invece persone che possono avere contratto il virus e che saranno sottoposte a cure mediche all'arrivo a Parigi.
Le condizioni del paziente tedesco sono buone
"Le condizioni del paziente sono buone". Lo ha affermato la ministra della Salute della Baviera, in una conferenza stampa in corso in Germania, sul caso del tedesco contagiato dal Coronavirus. Si tratta di un uomo di 33 anni, è stato spiegato, che martedì scorso aveva preso parte ad un meeting al quale era presente una ospite cinese, veicolo del contagio. La donna, proveniente da Shangai, aveva avuto in precedenza contatti con i genitori, che vivono invece a Wuhan, la città in cui si è diffuso il virus. Al rientro in Cina, il 23 gennaio, le è stato diagnosticato il contagio.
Un contagio in Germania
Il ministero della Salute bavarese ha confermato che un uomo del distretto di Starnberg (Alta Baviera) è stato infettato dal coronavirus. L'uomo avrebbe contratto il virus una donna cinese che era in Germania per un corso di aggiornamento, scrive il sito della Bild. Secondo l'Ufficio di Stato per la salute e la sicurezza alimentare (LGL), il paziente tedesco è "clinicamente in buone condizioni". E' stato monitorato dal punto di vista medico ed è stato ricoverato in isolamento. L'uomo è nella clinica di Monaco Schwabing, unico ospedale della Baviera con un'unità speciale per il trattamento di malattie altamente infettive. Le persone che sono state a stretto contatto con l'imprenditore contagiato sono state "informate su possibili sintomi, misure igieniche e vie di trasmissione", secondo il Ministero della Salute e saranno sottoposte a controlli. Il team LGL e il Robert Koch Institute (RKI) "attualmente considerano basso il rischio che la popolazione bavarese venga infettata dal patogeno". Dopo quello in Vietnam, è il secondo caso di contagio fuori dalla Cina.
CNN illustra i sintomi del virus
Virus Cina, tedesco contagiato da ospite cinese
Il primo paziente affetto da Coronavirus in Germania, un imprenditore, è rimasto contagiato dal contatto con un'ospite cinese ricevuta nella sua impresa. Lo scrive la Dpa. La donna, proveniente dalla Cina, si trovava nel distretto di Starnberg, in Baviera, per una sessione di aggiornamento alla Webasto. Sarebbe il secondo caso al mondo di trasmissione del virus fuori dalla Cina, dopo quello in Vietnam. Tutti gli altri contagiati di cui si ha notizia erano stati recentemente in Cina.
Task force al ministero della Salute
Farnesina lavora a evacuazione "prima possibile"
La Farnesina "sta valutando l'idea di trasferimento aereo" dei cittadini italiani, "una settantina", presenti a Wuhan, l'epicentro dell'epidemia di coronavirus. Lo ha dichiarato il direttore dell'Unità di crisi della Farnesina, Stefano Verrecchia, intervenendo al programma Rai 'Uno Mattina', in cui ha definito "complessa" l'attuazione del piano di rimpatrio, che sarà fatto su "base volontaria". "Siamo in contatto costante con i connazionali, che sono tutti in buone condizioni di salute", ha assicurato Verrecchia. "Inizialmente", ha riferito, "abbiamo ipotizzato un trasferimento via terra, ma implicava delle quarantene piuttosto complesse sia in uscita che entrata, in un'altra eventuale città cinese". "Adesso", ha proseguito il direttore dell'Unità di Crisi, "stiamo valutando, con altri soggetti che collaborano con noi - tra cui il ministero della Sanità, l'Ospedale Spallanzani e il Centro Interforze - l'idea di un trasferimento aereo, che sarà complesso perché bisogna pesare sia all'uscita, che dipende dalle autorizzazioni della Cina, che all'arrivo, dove dovremmo intraprendere una serie di misure".
Sulla tempistica dell'eventuale evacuazione dei connazionali Verrecchia ha spiegato che ci sono dei "tempi tecnici" da rispettare, ma ha assicurato che la Farnesina "si sta attivando per farlo il prima possibile".
Controlli fuori dalla metropolitana di Pechino
Oms: fiducia a Pechino, non servono evacuazioni
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanita' (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha espresso "piena fiducia" nelle misure messe in atto da Pechino per contenere l'epidemia di polmonite da coronavirus e si e' detto contrario alle operazioni di evacuazione dei cittadini stranieri dalla Cina. Lo riferisce l'agenzia Xinhua. Secondo Ghebreyesus, "al momento, bisognerebbe rimanere calmi e non reagire in modo sproporzionato". Il direttore dell'Oms si trova in queste ore a Pechino per incontrare i funzionari cinesi, tra cui il ministro degli Esteri, Wang Yi.
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