Il segretario del Tesoro americano, in un’intervista al Wsj, avverte Italia e Gran Bretagna: rischiano dazi Usa se non fermeranno i loro piano sulla web tax. La Francia rinvia la digital tax dopo l’accordo Trump-Macron. Presto colloqui anche con Roma e Londra
Italia e Gran Bretagna rischiano di dover far fronte a dazi Usa se non rivedranno i loro piani sulla web tax, ossia se porteranno avanti il progetto della tassa per società come Google, Facebook e Alphabet. È quanto afferma il segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin in un'intervista al Wall Street Journal, dopo che la Francia ha accettato di congelare sino alla fine dell'anno l'introduzione della digital tax, di fronte alla minaccia di Washington di aumentare le tariffe sulle esportazioni francesi.
Serve una soluzione permanente
Intervistato a margine dei lavori del World Economic Eorum a Davos, Mnuchin ha auspicato che anche Roma e Londra si allineino allo stop, anche se ha sottolineato che la decisione di Parigi rappresenta "l'inizio di una soluzione". Sarebbe invece necessaria una soluzione permanente, perché si tratta di un "prelievo iniquo" sul fatturato. "Altrimenti - ha affermato -dovranno far fronte ai dazi del presidente Trump". Presto, ha concluso, "avremmo colloqui simili anche con loro".
L'accordo tra Trump e Macron
Il presidente francese Emmanuel Macron e quello americano Donald Trump in un colloquio telefonico si sono appunto accordati per un'estensione del dialogo sulla prevista tassa francese sui giganti del web, facendo slittare anche le minacciate sanzioni Usa contro Parigi.