Secondo l'indagine dell'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana il velivolo stava tentando una manovra, prima di schiantarsi al suolo vicino Teheran provocando 176 vittime. Testimoni parlano di un incendio. Kiev lascia aperta anche la pista di "un missile"
Il disastro aereo del Boeing 737 ucraino precipitato ieri, 8 gennaio, dopo il decollo da Teheran causando la morte di 176 persone (FOTO - CHI ERANO LE VITTIME) potrebbe essere stato causato da un problema tecnico. A riferirlo è l'aviazione civile iraniana sul suo sito web. "L'aeromobile, che originariamente si stava dirigendo a ovest fuori dall'area dell'aeroporto, ha virato a destra dopo che si è verificato un problema e i piloti avevano avviato una manovra per tornare indietro al momento dello schianto", scrive l'Organizzazione per l'aviazione civile iraniana sul suo sito web. Ma mentre le intelligence occidentali escludono l'ipotesi di un missile, l'Ucraina considerano plausibile anche questa pista (COSA SAPPIAMO FINORA - GLI AGGIORNAMENTI: IRAN AMMETTE RESPONSABILITÀ).
Testimoni parlano di un incendio
Il velivolo "è scomparso dagli schermi radar quando ha raggiunto i 2.400 metri (8.000 piedi). Il pilota non ha inviato alcun messaggio radio sulle circostanze straordinarie. Secondo testimoni, a bordo dell'aereo è stato visto un incendio che è cresciuto di intensità", ha riferito l'aviazione civile iraniana, che ha detto di aver interrogato testimoni sia a terra che a bordo di un secondo aereo che stava volando sopra il Boeing 737 ucraino.
La pista del missile
Le agenzie di intelligence occidentali hanno scartato per ora l'ipotesi che il Boeing 737 sia stato colpito da un missile. A rivelarlo è una fonte d'intelligence canadese, citata da Ynet, il sito del giornale israeliano Yedioth Ahronot. L'ipotesi condivisa, spiega la fonte, è quella di un'avaria tecnica. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non ha però escluso l'ipotesi dell'attacco: "Tutte le possibili interpretazioni su quanto accaduto devono essere esaminate", ha scritto in un post su Facebook, aggiungendo che esperti ucraini andranno a Teheran per collaborare alle indagini e per recuperare i corpi dei connazionali. Secondo quanto riporta la Cnn, le autorità ucraine non escludono che la caduta possa essere stata causata dall'impatto con un missile antiaereo, da una collisione di altro tipo o che sia frutto di un atto di "terrorismo".
Lo schianto e le ipotesi
L’aereo è precipitato poco dopo il decollo dall'aeroporto internazionale di Teheran Imam-Khomeini. Era diretto a Kiev. Lo schianto è avvenuto nelle stesse ore dell'attacco iraniano alle basi americane in Iraq. L'incidente è diventato un giallo: Teheran ha subito escluso le ipotesi di "terrorismo" o di impatto con un missile, circolate subito dopo l'incidente. Le autorità iraniane, però, hanno anche annunciato di non voler consegnare alla Boeing né agli Usa le due scatole nere recuperate tra i detriti. A bordo del volo c'erano 82 cittadini iraniani e 63 canadesi. Il Boeing 737 trasportava anche 11 ucraini, 10 svedesi, quattro afgani, tre tedeschi e tre britannici. L’aereo era diretto a Kiev. Le prime informazioni parlavano di un possibile incendio al motore all'origine dell'incidente.
Le mosse delle compagnie aeree
Alla luce delle tensioni nella regione e di questo incidente, buona parte delle maggiori compagnie aeree internazionali hanno riorganizzato le loro rotte aeree per evitare i cieli di Iran e Iraq. Il National Transportation Safety Board negli Stati Uniti, che spesso prende parte alle indagini sugli incidenti aerei in altre parti del mondo, ha dichiarato di non essere ancora stato invitato a collaborare. "Gli investigatori dovrebbero considerare un attacco "in cima alla loro agenda", ha dichiarato al New York Times l'ex amministratore delegato Peter Goelz.