Alta tensione in Medio Oriente dopo che gli Stati Uniti hanno ucciso il generale iraniano. L'ayatollah Khamenei: dura rappresaglia. Trump: non vogliamo la guerra, ma pronti a rispondere. Le truppe Usa di stanza a Vicenza in preallerta
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Raid Usa contro Soleimani
Usa: nessuna minaccia specifica e credibile
Non ci sono "minacce specifiche e credibili" contro gli Stati Uniti dopo il raid a Baghdad in cui è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Lo ha riferito il segretario della Sicurezza Interna Usa, Chad Wolf, citato dalla Cnn.
Usa inviano altri 3.500 soldati in Medio Oriente
Dopo il raid aereo in cui è rimasto ucciso il generale Qassem Soleimani, gli Stati Uniti hanno deciso di inviare altri 3.500 soldati in Medio Oriente. Lo hanno riferito tre funzionari della Difesa e un ufficiale militare a Nbc News. Le nuove truppe saranno dispiegate in Iraq, Kuwait e altre parti della regione in risposta alle minacce giunte dopo la morte del generale.
Raid Usa, Pompeo: azione per evitare loro attacco
Petrolio, l'impatto delle tensioni in Medio Oriente
Anche in Pakistan si protesta contro la morte del generale Soleimani
Iran, gli Usa spingono Mo verso una reale guerra
Gli Stati Uniti con "la loro politica della massima pressione" e l'uccisione del generale Soleimani, "spingono il Medio Oriente verso una reale guerra". Lo afferma in una nota l'Ambasciata iraniana in Italia, esprimendo anche l'auspicio che "personalità e autorità politiche, organizzazioni, istituzioni e mass media italiani, in nome della legittimità dell'ordine internazionale e in opposizione all'unilateralismo americano oppongano una chiara e ferma condanna all'azione statunitense".
Analisti, prezzo petrolio salirà fino a 80 dlr
L'attesa risposta dell'Iran all'uccisione del generale Qassem Soleimani potrebbe colpire le infrastrutture petrolifere che attraversano il Medio Oriente. E' l'ipotesi su cui concordano gli analisti. "L'assassinio del comandante - commenta al Financial Times, Olivier Jakob, dell'agenzia di analisi petrolifere Petromatrix - aumenta in modo serio il rischio di una crisi globale".
Parigi all'Iran, no a "proliferazione nucleare"
La Francia ha chiesto all'Iran di evitare "una grave crisi di proliferazione nucleare": l'appello arriva il giorno dopo l'uccisione, in un raid aereo vicino l'aeroporto di Baghdad, del generale iraniano, QassemSoleimani.
Libano condanna "omicidio criminale"
Il presidente del Libano, Michel Aoun, ha condannato come "omicidio criminale" il raid americano a Baghdad in cui è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Aoun ha presentato le sue condoglianze ai presidente di Iran, Hassan Rohani, e Iraq, Barham Saleh. Il ministero degli Esteri libanese in un comunicato ha denunciato la "violazione della sovranità irachena e l'escalation pericolosa contro l'Iran, che aumenterà le tensioni nella regione".
Iran, vendetta "al momento e luogo opportuni"
L'Iran ha promesso di vendicare la morte del generale Qassem Soleimani "al momento e luogo opportuni": lo ha affermato in una nota il Supremo Consiglio di sicurezza nazionale iraniano. "L'America dovrebbe sapere che il suo attacco criminale al generale Soleimani è stato il più grave errore che abbia mai compiuto in Asia occidentale e che l'America non eviterà facilmente le conseguenze di questo calcolo errato". "Questi criminali dovranno affrontare una vendetta pesante... al momento e nel luogo opportuni".
SoleimanI, Assad: suo sostegno non sarà dimenticato
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha condannato il raid americano in cui è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, affermando che il suo sostegno all'esercito siriano "non sarà dimenticato". Il popolo siriano "non dimenticherà la sua presenza al fianco dell'esercito arabo siriano per difendere la Siria dal terrorismo e dai suoi sostenitori", ha detto Assad in una lettera di condoglianze inviata alla Guida suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei.
L'assedio di 444 giorni all'ambasciata Usa a Teheran nel 1979
Il mondo musulmano chiama vendetta
Pompeo: azione per evitare loro attacco
Onu, Guterres: mondo non può reggere altra guerra del Golfo
"Il mondo non può sostenere un'altra guerra del Golfo". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Guterres, commentando il raid americano a Baghdad in cui è stato ucciso il generale iraniano Soleimani.