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Spagna, gli indipendentisti catalani danno il via libera a un nuovo governo Sanchez

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La decisione dei 13 deputati della Esquerra Republicana de Catalunya (Erc) di astenersi dal voto di fiducia sblocca la lunga crisi politica di Madrid. Il nuovo esecutivo formato dai socialisti del Psoe e dalla sinistra di Podemos si insedierà la prossima settimana

In Spagna si sblocca la crisi politica in corso da mesi. I 13 deputati della Esquerra Republicana de Catalunya (Erc), formazione politica catalana di sinistra, si asterranno dal voto di fiducia in Parlamento, permettendo così ai socialisti del Psoe e alla sinistra radicale di Podemos di dare vita a nuovo governo guidato dal leader dei primi, Pedro Sanchez. La decisione dei parlamentari di Erc mette fine allo stallo politico rimasto tale nonostante le due elezioni anticipate convocate nel corso del 2019 proprio per sbloccare la situazione. Il voto di fiducia è previsto nel fine settimana e l’investitura del nuovo esecutivo il prossimo 7 gennaio.

L’impasse dopo il voto del 10 novembre

Alle ultime elezioni del 10 novembre 2019 nessun partito era riuscito a ottenere una maggioranza che gli permettesse di governare in autonomia. Proprio per sbloccare l’impasse, pochi giorni dopo il voto il leader socialista e premier uscente Pedro Sanchez e il segretario di Podemos Pablo Iglesias avevano firmato un accordo preliminare per formare insieme un governo di coalizione. Nemmeno le due formazioni insieme, però, raggiungevano i 176 seggi necessari per avere la maggioranza in parlamento, motivo per cui si è resa necessaria l’astensione strategica di parte dell’opposizione. La Spagna era andata al voto già il 28 aprile scorso: anche in quel caso il Psoe si era aggiudicato il maggior numero di preferenze, ma non abbastanza per dare vita a un esecutivo monocolore. Così, dopo mesi di contrattazioni, si era deciso di ricorrere di nuovo alle urne per uscire dallo stallo.

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