"Per Trump la scienza non è rilevante: fermi studi su clima e salute", inchiesta NYT

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Secondo un'inchiesta del quotidiano con l'attuale amministrazione la ricerca scientifica è stata relegata in secondo piano. A partire dai progetti sui cambiamenti climatici e sulla salute. Tra i tagli più significativi quelli all'Agenzia per la protezione dell'ambiente

La scienza relegata in secondo se non in terzo piano nelle decisioni politiche dell’amministrazione Trump, con la sospensione di studi e progetti anche progetti a livello nazionale. A riportarlo è un’inchiesta del New York Times. Secondo il quotidiano nel mirino della Casa Bianca ci sono soprattutto gli studi in corso sul cambiamento climatico e sulla salute a cui si oppongono le grandi industrie petrolifere e del carbone. L'amministrazione però si è spinta anche oltre, afferma il Nyt: uno studio sugli effetti dei prodotti chimici sulle donne in gravidanza è fermo per una mancanza improvvisa di fondi (IL RITIRO DEGLI USA DAGLI ACCORDI DI PARIGI SUL CLIMA - LO SPECIALE RISCALDAMENTO GLOBALE - LA POLEMICA DI TRUMP CON GRETA THUNBERG).

I tagli all'agenzia per la protezione dell'ambiente

Un centro di ricerca sui cambiamenti climatici della Columbia University, spiega il New York Times, ha tracciato più di 200 tentativi dell’amministrazione Trump di limitare la scienza dal 2017. Alcuni dei tagli più rilevanti riguardano l'Epa, l’agenzia per la protezione dell’ambiente, dove per esempio il personale è sceso ai livelli più bassi degli ultimi dieci anni. Più di due terzi degli intervistati di un sondaggio condotto da scienziati di 16 agenzie federali hanno affermato che i blocchi delle assunzioni hanno reso più difficile condurre progetti scientifici. E a giugno, la Casa Bianca ha ordinato alle agenzie di ridurre di un terzo il numero dei consigli consultivi federali che forniscono consulenza tecnica. In alcuni casi, i tentativi dell'amministrazione sono stati vanificati. Ogni anno, Trump ha proposto ampi tagli di bilancio a diverse agenzie federali come il National Institutes of Health, il Dipartimento dell’Energia e la National Science Foundation. Ma il Congresso, che ha l'ultima parola sul budget, ha respinto i tagli.

Per Trump le leggi federali ostacolano le imprese

Trump ha costantemente affermato che le leggi federali hanno soffocato le imprese e ostacolato alcuni degli obiettivi principali dell'amministrazione, come aumentare la produzione di combustibili fossili. Molti degli scontri più duri con gli scienziati hanno riguardato questioni come la sorveglianza ambientale e l'estrazione dell'energia - aree in cui gruppi industriali hanno sostenuto che i legislatori in passato si siano spinti troppo oltre. I tagli dell'amministrazione ad alcuni progetti di ricerca riflettono anche una posizione dei conservatori americani, di lunga data, secondo cui la ricerca può essere svolta in modo economicamente più efficace dal settore privato e ai contribuenti non dovrebbe essere chiesto di “pagarne il conto”.

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