I roghi che stanno devastando il Paese hanno provocato un'altra vittima vicino ad Adelaide. Nel New South Wales in fumo 30mila chilometri quadrati di terra
Continua l'emergenza incendi in Australia, dove le temperature oltre i 40 gradi e i forti venti stanno peggiorando una situazione già critica. Come segnalato dalle autorità locali, i roghi hanno provocato un'altra vittima a Charleston, vicino ad Adelaide. E alla periferia di Sydney si prevedono condizioni "catastrofiche". Lo ha detto Gladys Berejiklian, premier dello Stato del New South Wales, che ha ricordato come la metropoli australiana sia circondata dai roghi, come quello di Gospers Mountain (il più grande che interessa 4.400 chilometri quadrati) e di Green Wattle Creek (che il 19 dicembre ha causato la morte di due vigili del fuoco e tre feriti).
La situazione in New South Wales
Nel New South Wales gli incendi hanno già provocato otto morti, distruggendo circa 800 case e quasi 30mila chilometri quadrati di terra, un'area grande quasi quanto il Belgio. Il fumo proveniente dai roghi avvolge Sydney da settimane, rendendo poco visibile lo skyline e costringendo la popolazione a indossare le mascherine. Gli abitanti di Bargo, paese distante 70 chilometri proprio dalla metropoli australiana, sono stati evacuati. Non va meglio nella capitale Canberra, dove le autorità hanno aumentato il livello di allerta sanitaria.
Restate a casa
Le autorità del New South Wales hanno chiesto alla popolazione di rimandare gli spostamenti per le vacanze di Natale. "Chiediamo a tutti di evitare di percorrere strade che si trovino nelle vicinanze di un incendio", ha detto la premier Gladys Berejiklian. E non aiuta l'ondata di caldo che sta colpendo il Paese: lo scorso 19 dicembre, è stata registrata la temperatura media più alta di sempre in Australia, ossia 41,9 gradi.
Polemiche sul premier
Forti critiche sono state riservate al premier australiano Scott Morrison, che è rientrato a Sydney dopo aver abbreviato le sue vacanze alle Hawaii con la famiglia. Il ritorno nel Paese è dovuto proprio alla situazione degli incendi che si sta facendo più grave. Dopo la morte di due pompieri nel New South Wales, il suo ufficio aveva annunciato il rientro, sostenendo però che Morrison non fosse alle Hawaii. Il primo ministro si è poi scusato.