Approvati entrambi gli articoli della messa in stato d'accusa del tycoon: abuso di potere e ostruzione al Congresso. Da gennaio il provvedimento arriverà al Senato
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato l'impeachment (COME FUNZIONA) per Donald Trump per abuso di potere e ostruzione alla giustizia sulla vicenda ucraina (IL CASO UCRAINA-TRUMP). Trump diventa così ufficialmente il terzo presidente della storia del Paese ad essere messo in stato di accusa (Perché il presidente Usa è in stato d’accusa). Prima di lui solo Bill Clinton nel 1998 e Andrew Johnson nel 1868. “Oggi è un grande giorno per la Costituzione, un giorno triste per l'America": il commento della speaker della Camera Nancy Pelosi (Le prime pagine dei quotidiani Usa. FOTO).
La votazione alla Camera dei rappresentanti
Dopo 8 ore di dibattito si è arrivati al voto sui due articoli che contenevano le accuse. Entrambi sono stati approvati grazie alla maggioranza democratica dell'aula che ha votato compatta tranne pochissime eccezioni a favore.
230 voti a favore e 197 contro per il primo dei due articoli dell'impeachment, l'abuso di potere. 229 voti a favore e 198 contrari per il secondo, ostruzione al Congresso. Il quorum della maggioranza semplice in entrambe le votazioni era di 216 voti. I repubblicani hanno fatto scudo per il no continuando a ribadire un copione già scritto dal Presidente in queste settimane: questa messa in stato di accusa era esclusivamente politica e non basata su fatti e prove.
Il commento del presidente Trump
"La Camera sta cercando di annullare il voto di milioni di americani e il risultato elettorale con l'impeachment", il primo commento di Donald Trump, impegnato in un comizio a Battle Creek, nel Michigan. "I democratici stanno mostrando il loro disdegno per gli elettori. L'impeachment per loro è un suicidio politico. Ma è dal primo giorno che stanno cercando di mettermi sotto accusa. E ancora: "Dopo tre anni di caccia alle streghe, bufale, vergogne, truffe, i democratici stasera stanno cercando di annullare il voto di decine di milioni di patrioti americani". Trump si dice “non preoccupato” e definisce questa messa in stato d’accusa una “perversione”: "Questo è il primo impeachment dove non c’è un reato".
A gennaio il processo al Senato
A gennaio è previsto il processo al Senato dove, grazie alla maggioranza repubblicana, il Presidente dovrebbe alla fine essere sollevato da ogni accusa. "Il presidente è fiducioso che il Senato ripristinerà l'ordine, la correttezza e il giusto processo, tutte cose ignorate nel procedimento alla Camera", si legge in una nota della Casa Bianca. Trump, prosegue, "è pronto per i prossimi passi e crede che sarà completamente scagionato". Ma l'impeachment, come è stato per chi lo ha preceduto, rimane comunque una macchia importante in questo suo primo mandato, una macchia che si porterà dietro per tutta la campagna elettorale e che resterà con lui anche se dovesse alla fine essere rieletto.