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Terremoto in Albania, Ingv: l'origine è una faglia lunga 85 chilometri

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Secondo le analisi dei sismologi il terremoto è stato provocato da movimenti del sottosuolo su una vasta area tra Durazzo e Lushnje. Le immagini radar satellitari mostrano che vicino alla città portuale il suolo si è sollevato di circa 10 centimetri

Il terremoto del 26 novembre in Albania è stato scatenato da una faglia lunga 85 chilometri che non si è completamente attivata (FOTO). È quanto emerge dalle analisi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) sul terremoto che ha colpito il Paese, causando diverse vittime tra Durazzo e Tirana. (IL PRESIDENTE META A SKY TG24: GRAZIE ITALIA - GLI SFOLLATI NELLE TENDOPOLI - I SOCCORSI - PAURA ANCHE IN ITALIA) Il sisma ha sollevato il suolo di circa 10 centimetri vicino alla città di Durazzo: lo indicano le immagini radar riprese dai satelliti Sentinel-1 del programma europeo Copernicus di Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Commissione Europea, analizzate dai sismologi dell'Ingv.

Una faglia lunga da Durazzo a Lushnje 

La faglia "appartiene alle strutture responsabili della deformazione e accavallamento dei sedimenti che costituiscono il nucleo della catena delle Albanidi", ha spiegato l’Ingv. Si estende da Nord-Ovest a Sud-Est fra le città di Durazzo e Lushnje e il problema principale è che sembra non abbia ancora finito di attivarsi. In Albania una faglia simile avrebbe causato anche il terremoto di magnitudo 5,8 del 21 settembre scorso.

Scosse amplificate dalle condizioni del suolo

I sismologi hanno aggiunto che gli effetti del terremoto "potrebbero essere stati amplificati dalle condizioni geologiche della regione". Nell’area interessata si trovano infatti bacini di sedimenti nei quali l'ampiezza delle onde sismiche può aumentare anche di 4 o 5 volte rispetto a quella che si avrebbe su un solido suolo roccioso. Alla scossa principale di magnitudo 6,2 ne sono seguite decine, alcune delle quali molto forti.

Settanta scosse dopo la principale

Le scosse successive alla principale risultano al momento almeno 70. Circa 50 di queste con una magnitudo compresa tra 3 e 4, dieci tra 4 e 5 e e altre tre con magnitudo superiore a 5. Nel conteggio delle rilevazioni dell’Ingv si aggiungono anche il terremoto di magnitudo 5,3 avvenuto ieri in Bosnia-Erzegovina e quello di magnitudo 6 con epicentro vicino all'isola di Creta (Grecia) alle ore 8:23 di oggi.

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