Per la Federal Communications Commission le aziende cinesi sono una "minaccia alla sicurezza nazionale". Avviato un processo regolatorio che costringerebbe le società Usa a sostituire le attrezzature già acquistate: l’operazione costerebbe 1,8 miliardi in 2 anni
Le società cinesi Huawei e Zte sono una "minaccia alla sicurezza nazionale" e per questo saranno bandite dai programmi dei sussidi federali americani. A stabilirlo è stata la Federal Communications Commission (Fcc) che ha anche avviato un processo regolatorio che potrebbe costringere le aziende Usa a sostituire le attrezzature Huawei e Zte già acquistate. L’operazione potrebbe avere un costo molto alto: 1,8 miliardi di dollari in due anni.
Scelte in contrasto su Huawei
La mossa, ha precisato la Fcc, non è collegata ai negoziati commerciali. Le decisione, però, è in contrasto con la scelta dell'amministrazione Trump di allentare alcune restrizioni proprio su Huawei, autorizzando alcune aziende americane a tornare a vendere prodotti alla società cinese. Pochi giorni fa, inoltre, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti aveva esteso per altri 90 giorni la sospensione del bando per Huawei: è la terza estensione da quando il colosso della telefonia cinese è stato inserito lo scorso maggio nella lista nera delle entità commerciali dell’Ufficio dell’Industria e della Sicurezza (Bis). Sulla decisione della Fcc, comunque, come scrive la Cnn, bisognerà aspettare qualche settimana perché entri in vigore. Sempre secondo la Cnn, Huawei si è opposta alla scelta e l'ha dichiarata incostituzionale, non escludendo una possibile causa legale contro l'agenzia.