La notizia è stata anticipata dal Washington Post e riportata da alcuni media americani. Sabato a New York, durante il comizio del senatore del Vermont, ci sarà l'annuncio ufficiale dell'endorsement
La giovane promessa dem, la parlamentare Alexandra Ocasio-Cortez, in appoggio a Bernie Sanders per le primarie del partito. La notizia, anticipata dal Washington Post e riportata dall’emittente Cnn, arriva come una mossa a sorpresa che non può che avvantaggiare il senatore del Vermont nella corsa alla Casa Bianca. Sanders viene da un calo nei sondaggi dovuto anche ai crescenti dubbi degli elettori sulla sua età e sulla sua salute.
L’endorsement di AOC
Sarà quindi AOC, (questo il soprannome della parlamentare nata nel Bronx) lo “special guest” annunciato da Sanders per il suo comizio a New York del prossimo sabato. La notizia dell'endorsement da parte di AOC, leader dell’ala progressista che ha da poco compiuto 30 anni, arriva dopo il quarto dibattito televisivo tra i 12 candidati delle primarie. Quello che sembrava un duello tra la senatrice Elizabeth Warren e l’ex vicepresidente Joe Biden sembra trasformarsi in una corsa a tre. Chi vince, si gioca la possibilità di sfidare Donald Trump per la prossima presidenza degli Stati Uniti. Il senatore dem Bernie Sanders, rivelano i media Usa, potrà contare non solo sull'appoggio di AOC ma anche di Ilhan Omar e Rashida Tlaib, tre delle quattro parlamentari di quella che la stessa Ocasio-Cortez aveva battezzato la sua “squad” dopo la loro elezione nel 2018 nel voto di Midterm.
Le proposte di Sanders
I detrattori del senatore Sanders lo accusano di voler portare il “socialismo” negli Stati Uniti. Il motivo è la sua forte spinta a tassare i super-ricchi ma soprattutto la volontà di creare un sistema sanitario gratuito per tutti sul modello del welfare europeo. Oggi, nonostante la riforma dell’Obama care, il sistema statunitense obbliga a dotarsi di un’assicurazione privata per potersi curare negli ospedali. Quello di voler tassare i redditi più alti per altro, è un punto in comune con Elizabeth Warren che però aggiunge la controversa posizione contro i giganti della Silicon Valley.