L'operazione militare della Turchia contro le milizie nel nord-est del Paese "prosegue secondo i piani", fa sapere Ankara. Ci sarebbero vittime tra i civili. In serata il no di Mosca e Washington alla bozza di dichiarazione comune del Consiglio di Sicurezza dell'Onu
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Trump su Twitter: potremmo mediare un accordo tra Turchia e curdi
Donald Trump su Twitter ipotizza una mediazione Usa per un'intesa tra turchi e curdi. "Si sono combattuti l'un l'altro per 200 anni ora abbiamo una di tre scelte: inviare migliaia di soldati e vincere militarmente, colpire la Turchia molto duramente con le sanzioni oppure mediare un accordo tra Turchia e curdi!"
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu non ha trovato un'intesa per una dichiarazione comune
una dichiarazione congiunta in cui chiedere l'immediata cessazione delle attività militari di Ankara, avviate unilateralmente. Dall'altra, la Russia e gli Stati Uniti, che hanno mostrato dissenso alla posizione europea.
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Save Children: "Preoccupa sorte di migliaia di bambini"
"Di fronte all'inizio dell'offensiva militare nel nord-est della Siria, chiediamo a gran voce a tutte le parti coinvolte di fermare l'escalation delle violenze e di assicurare in ogni modo possibile la protezione e la sicurezza delle migliaia di bambini, e delle loro famiglie, già sfiniti da una guerra che dura ormai da più di otto anni e la cui vita da oggi è ulteriormente a rischio". Lo dichiara Filippo Ungaro, portavoce di Save the Children.
Nella zona teatro dell'offensiva, sottolinea Save the Children, 1,65 milioni di persone hanno già bisogno di assistenza umanitaria, tra cui più di 650.000 sfollati. In grave pericolo, inoltre, gli oltre 9.000 minori, di oltre 40 nazionalità diverse, che attualmente vivono in condizioni già precarie in tre campi sfollati presenti nell'area e che rischiano di perdere la vita se le operazioni belliche dovessero portare a una interruzione degli aiuti umanitari.