Dopo una riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi membri col capo negoziatore della Ue Michel Barnier, resta ampia la distanza tra la posizione dell’Unione europea e quella del premier britannico Boris Johnson. Nuovo incontro lunedì a Londra
"Le proposte del Regno Unito non forniscono le basi per concludere un accordo" sulla Brexit. È quanto scrive in una nota ufficiale la Commissione europea, al termine della riunione avvenuta ieri sera degli ambasciatori dei 27 Paesi membri col capo negoziatore della Ue Michel Barnier. I negoziatori tecnici dell’Unione europea e del Regno Unito - si aggiunge - "si incontreranno di nuovo lunedì per dare" a Londra "un'altra opportunità di presentare la propria proposta nel dettaglio".
La distanza tra Ue e Boris Johnson
Resta dunque ampia la distanza tra Ue e Regno Unito. Già due giorni fa la portavoce della Commissione europea Natasha Bertaud aveva sottolineato che “nella proposta britannica ci sono alcuni punti problematici che necessitano di ulteriore lavoro. Questo lavoro - aveva precisato - spetta al Regno Unito e non viceversa”. L’offerta messa sul tavolo dal premier britannico Boris Johnson prevede un accordo con Bruxelles senza backstop sul confine irlandese, come "un compromesso ragionevole" che mira a garantire l'uscita del Regno Unito dall'Ue "il 31 ottobre, con un deal e in modo ordinato". L’alternativa, ha ribadito Johnson, è che il Paese "esca senz'accordo dall'Ue il 31 ottobre".