L’inchiesta sull’attacco del 3 ottobre, in cui quattro agenti hanno perso la vita, è stata affidata alla procura antiterrorismo. In un primo tempo se n’è occupata la giustizia ordinaria
Sarà la procura antiterrorismo ad indagare sulla strage avvenuta ieri, 3 ottobre, alla prefettura di Parigi. A rivelarlo sono i media francesi a un giorno dall’attacco che ha causato la morte di quattro poliziotti. In un primo tempo, l'inchiesta era stata affidata alla giustizia ordinaria, ma l'antiterrorismo ritiene ora opportuno di occuparsi del caso, nonostante in un primo momento fosse stata esclusa la pista terroristica. (FOTO - PARLA LA MOGLIE DELL’OMICIDA)
La strage di Parigi
Intorno alle 13 del 3 ottobre, un uomo di 45 anni ha accoltellato uno ad uno quattro agenti, uccidendoli, ed è poi stato ucciso a sua volta dagli altri poliziotti presenti. L’uomo era un collega delle vittime, un dipendente amministrativo delle forze dell'ordine con alle spalle 20 anni di esperienza. Secondo fonti di BFM-TV, l'autore della strage si era convertito all'Islam da un anno e mezzo e sua moglie ha successivamente rivelato che "aveva pronunciato frasi confuse" la notte prima di impugnare un coltello e uccidere quattro colleghi. Secondo la donna, il 45enne "aveva avuto delle visioni e udito delle voci".