Un ex agente della Cia in servizio alla Casa Bianca ha denunciato il colloquio con il leader ucraino per indagare su Biden e i seguenti tentativi di insabbiamento. Il tycoon: punire le spie. Hillary: è un tornado umano corrotto
Fanno scalpore le accuse dell’informatore che ha denunciato il presidente Usa Donald Trump di aver sollecitato interferenze sulle elezioni del 2020 da parte di un Paese straniero, l'Ucraina (LE TAPPE DEL CASO). Si tratta di un analista della Cia che ha prestato servizio presso la Casa Bianca, riporta il New York Times, spiegando che l'identità dell'agente è segreta e che vive ora sotto protezione. L’uomo ha raccontato anche che la Casa Bianca, con un'azione di copertura, tentò di insabbiare i contenuti della telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Una telefonata per mettere pressioni al leader ucraino chiedendo più volte di indagare su colui destinato ad essere il suo probabile avversario nelle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre, Joe Biden. La vicenda ha aperto la strada al clamoroso avvio dell'indagine per impeachment, con la posizione del tycoon che sembra aggravarsi di ora in ora. Anche perché tra i membri del Congresso cresce il consenso a favore della messa in stato di accusa del presidente: alla Camera già 218 deputati si sono espressi a favore dell'impeachment, quanto basta per spedire Trump a processo nell'aula del Senato.
La denuncia dell'informatore
Il testo della denuncia dell'informatore della Cia è stato reso pubblico poche ore dopo la diffusione della trascrizione della famigerata telefonata del 25 luglio scorso. Si tratta di nove pagine in cui si riporta la fortissima preoccupazione di una decina di funzionari dell'amministrazione per un uso del potere spregiudicato da parte di Trump. Ma la ricostruzione fa emergere anche altro: nei giorni seguenti al colloquio, gli uomini del presidente tentarono in tutti i modi di bloccarne i contenuti e di far sparire soprattutto la trascrizione parola per parola della telefonata. "Funzionari della Casa Bianca mi hanno detto di aver ricevuto indicazioni dai legali del presidente di rimuovere la trascrizione elettronica dal sistema computerizzato interno in cui trascrizioni simili sono solitamente conservate", si legge nella denuncia.
Hillary Clinton: Trump è un tornado umano corrotto
Donald Trump è un "chiaro pericolo", una "minaccia" per gli Stati Uniti”, ha commentato Hillary Clinton, in un'intervista a Cbs di cui sono stati diffusi degli estratti. L'ex segretario di Stato definisce Trump un "tornado umano corrotto". "Non importa se si è democratici o repubblicani quando un presidente che ha giurato per proteggere la Costituzione usa la sua posizione per cercare di estorcere qualcosa a un governo straniero per i suoi motivi politici", spiega Clinton. Accuse pesanti sono arrivate anche dal diretto interessato della vicenda, Joe Biden. Secondo il candidato democratico alla Casa Bianca, Trump ha cercato di "rubare le elezioni. Avrebbe voluto l'aiuto straniero per vincere al voto".
Trump: Zelensky ha detto di non aver ricevuto pressioni
Da parte sua, Trump si difende e twitta: "Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha detto di non aver ricevuto pressioni da me. Non può esserci miglior testimonianza di questa. Quando era vicepresidente, Biden aveva invece suo figlio che prendeva milioni dal presidente ucraino". Ieri Trump si è anche scagliato apertamente contro l’informatore: "Quei funzionati sono come delle spie, e le spie andrebbero punite per tradimento, come ai vecchi tempi", è stata la reazione furiosa del tycoon.