Il monito del segretario generale delle Nazioni Unite all'apertura dei lavori dell'Assemblea generale: "Ristabilire l'integrità del regime internazionale di protezione dei rifugiati". E sulle tensioni internazionali: "Allarmante la possibilità di un conflitto nel Golfo”
Atto d’accusa del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sul tema dei migranti all’apertura dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Mentre un numero record di rifugiati e sfollati è in movimento, la solidarietà è in fuga”, ha detto Guterres. “Non solo i confini, ma i cuori si chiudono, le famiglie di rifugiati vengono distrutte e il diritto di chiedere asilo fatto a pezzi", ha evidenziato. "Dobbiamo ristabilire l'integrità del regime internazionale di protezione dei rifugiati e mantenere le promesse di condivisione delle responsabilità stabilite nel Global Compact on Refugees".
“Allarmante la possibilità di un conflitto nel Golfo”
All’Assemblea il segretario generale si è soffermato anche sulle tensioni nel Golfo Persico: "Siamo di fronte all'allarmante possibilità di conflitti armati nel Golfo, con conseguenze che il mondo non si può permettere", ha detto Guterres. "Il recente attacco alle strutture petrolifere dell'Arabia Saudita è del tutto inaccettabile - ha aggiunto - In un contesto in cui un piccolo errore di calcolo può portare a un grande confronto, dobbiamo fare tutto il possibile per spingere per ragione e moderazione".
“Con guerra commerciale Usa-Cina rischio grande frattura”
Guterres, facendo riferimento senza nominarle a Usa e Cina, ha poi parlato dei pericoli di una guerra commerciale: "All'orizzonte si profila un nuovo rischio reale”, ha affermato il segretario generale. “Temo la possibilità di una grande frattura, il mondo diviso in due con le due più grandi economie mondiali che creano mondi separati e in competizione, ciascuno con una propria valuta dominante, regole commerciali e finanziarie, Internet, intelligenza artificiale, strategie geopolitiche e militari. Dobbiamo fare il possibile per evitare la grande frattura".
Clima, "77 Paesi si sono impegnati a ridurre le emissioni"
All’Onu si è anche chiuso ieri il Summit sul clima (IL DISCORSO DI GRETA THUNBERG - L'OCCHIATACCIA A TRUMP). Sul tema Guterres ha annunciato: “Settantasette Paesi, molti nel mondo industrializzato, si sono impegnati a ridurre le emissioni nette di carbonio entro il 2050. Settanta paesi hanno annunciato che aumenteranno i loro contributi nazionali determinati entro il 2020. Oltre 100 leader del settore privato si sono impegnati ad accelerare il loro passaggio alla green economy". Poi ha sottolineato: "Oggi in questa sala il mondo ha visto chiare ambizioni e iniziative concrete. Il mondo si sta svegliando. La pressione sta aumentando, e azione per azione, la corrente sta cambiando". (LA REPLICA DI GRETA A TRUMP NELLA BIO SU TWITTER)