Florida, l’uragano Dorian diventa di categoria 4: centrali nucleari verso chiusura

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L’uragano si avvicina allo Stato Usa, che dovrebbe toccare lunedì, e diventa “estremamente pericoloso”. Trump: “Potrebbe essere devastante”. Disposte prime evacuazioni, mentre la traiettoria non è ancora sicura. Acqua alta e inondazioni a Miami. Stimati danni per 20 mld

Dorian si rafforza, si avvicina alla Florida e minaccia circa 10 milioni di persone (FOTO). L’uragano - che dovrebbe toccare terra lunedì mattina - è diventato di categoria 4, “estremamente pericoloso”. “Potrebbe essere devastante”, ha detto Donald Trump. Il presidente - che ha dichiarato lo stato d’emergenza - ha annullato un viaggio all’estero e seguirà gli sviluppi della situazione da Camp David.

Disposte evacuazioni, allerta in tutta la Florida

Evacuazioni obbligatorie sono state disposte in alcune aree della Florida, quelle ritenute al momento nel mirino di Dorian. Fra queste c'è la contea di Brevard, ma anche quelle di Palm Beach e Martin. Tutto lo Stato, però, si sta preparando visto che non si riesce a prevedere con esattezza la traiettoria di Dorian: le ultime rilevazioni segnalano un cambio di rotta, con l’uragano (COSA SONO) che potrebbe abbattersi solo sulla costa risparmiando l'interno. Ma niente è dato per certo. I primi effetti di Dorian, intanto, iniziano a farsi sentire, con l'acqua alta a Miami e alcune inondazioni in città: a preoccupare è anche il fatto che si avvicina proprio durante la stagione delle onde giù più alte dell'anno. Anche le due centrali nucleari della Florida sono pronte a chiudere se verrà confermata la traiettoria dell’uragano (che al momento sembrerebbe colpirle, anche se non direttamente).

Allerta altissima. Trump a Camp David

L'allerta è altissima: "Dobbiamo sperare per il meglio e prepararci per il peggio", è il mantra di queste ore in Florida. Dorian - avvertono gli esperti - è potenzialmente uno degli uragani del "peggior tipo", di quelli che "trascorrono troppo tempo" sulle aree metropolitane e si teme che la Florida rimarrà nella sua morsa per più giorni (COME VENGONO SCELTI I NOMI). Il presidente Trump è in contatto diretto con le autorità locali e segue gli sviluppi da Camp David, dove fa il punto con la Federal Emergency Managament Agency, la protezione civile americana. Il tycoon ha detto di non essere preoccupato per Mar a Lago, la Casa Bianca d'Inverno. Il resort del presidente è infatti nel mirino di Dorian: "È una struttura forte, ce la farà", ha detto Trump.

Le scorte di cibo e acqua

In tutto lo Stato i residenti stanno facendo scorte ci cibo e acqua, che inizia a scarseggiare. Molti benzinai sono a secco. Le società della rete elettrica hanno inviato rinforzi per far fronte a possibili blackout. Molte università hanno sospeso le lezioni e chiuso almeno fino a martedì. Tutti, poi, si preparano alla conta dei danni, stimati al momento fra i 18 e i 20 miliardi di dollari.

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