La polizia sospetta che l’uomo che ha aperto il fuoco nel centro islamico Al-Noor di Baerum abbia ucciso la donna nella sua casa, dove il cadavere è stato rinvenuto. Il responsabile sarebbe un giovane, bianco, di circa 20 anni
Il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato nella casa dell’uomo che ieri, intorno alle 16 ora locale, ha fatto irruzione in una moschea vicino a Oslo e ha aperto il fuoco ferendo una persona prima di essere arrestato. La notizia del rinvenimento di un corpo era già stata diffusa ieri dalla polizia, che nella notte ha confermato che si tratta di una parente dell’assalitore, sospettato di averla uccisa.
L’assalitore è “giovane bianco” di circa 20 anni
Emergono anche nuovi dettagli sull’uomo che ha aperto il fuoco. Il vice capo della polizia Rune Skyold, citato dalla Bbc online, ha detto che l'assalitore è un cittadino norvegese di circa 20 anni e le forze dell’ordine l’hanno descritto come un "giovane, bianco", mentre testimoni sul posto indicano che al momento della sparatoria indossava un'uniforme e un elmetto, stando ai media locali. Secondo la polizia, il giovane ha agito da solo. La persona rimasta ferita nell’attacco, invece, è un membro della comunità islamica di 75 anni.
La sparatoria
L’assalitore ha fatto irruzione nel centro islamico Al-Noor di Baerum, a circa 20 chilometri da Oslo, alla vigilia della Festa del Sacrificio, una delle festività più importanti per i musulmani. "Aveva due armi che sembravano fucili e una pistola. È entrato infrangendo una porta a vetri e ha aperto il fuoco", ha raccontato Irfan Mushtaq, uno dei responsabili alla moschea, raccontando che l’uomo è stato immediatamente bloccato da un altro dei responsabili del centro islamico. Il primo allarme è stato diramato via Twitter nel pomeriggio dal centro operativo della polizia di Oslo. Nei mesi scorsi, dopo il massacro in due moschee in Nuova Zelanda, in cui a marzo erano morte 51 persone, anche il centro islamico di Baerum si era dotato di misure di sicurezza aggiuntive.