L'Ucraina torna al voto per le elezioni parlamentari

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Il presidente Volodymyr Zelenskiy, leader del 'Servo del popolo' (Getty Images)

A tre mesi dall’elezione del nuovo presidente Volodymyr Zelenskiy, il 21 luglio il Paese va alle urne per eleggere i membri del Parlamento. Obiettivo del capo dello Stato è ottenere una maggioranza che gli consenta di portare avanti il suo programma di governo

Domenica 21 luglio l'Ucraina torna al voto per le elezioni parlamentari. La tornata elettorale è stata indetta dal nuovo presidente, l'ex comico Volodymyr Zelenskiy (CHI È), che come suo primo atto, dopo la vittoria schiacciante contro Petro Poroshenko in aprile, ha annunciato lo scioglimento del Parlamento, il Verkhovna Rada. L'obiettivo del leader del partito 'Servo del popolo' è ottenere la maggioranza anche all'interno dell'unica camera legislativa ucraina per dare attuazione al programma con cui ha vinto le elezioni presidenziali. La scelta è stata duramente attaccata dalle opposizioni che hanno accusato il presidente di compiere un atto incostituzionale nello scioglimento unilaterale del Parlamento. Per raggiungere l’obiettivo, Zelenskiy dovrà ottenere una maggioranza consistente rubando voti al partito dell'ex presidente Petro Poroshenko, 'Solidarietà europea', a quello filorusso 'Piattaforma d'Opposizione - Per la vita', ma anche a 'Patria' dell'ex primo ministro Yuliya Tymoshenko e alla nuova formazione della rockstar Sviatoslav Vakarchuk, 'Voce'. Il nuovo assetto del parlamento ucraino sarà decisivo anche per l'atteggiamento che il Paese avrà nei confronti della Russia, con la quale va avanti un conflitto che ha causato oltre 13mila morti in cinque anni.

Maggioranza in Parlamento per attuare il programma

La costituzione ucraina prevede un Parlamento monocamerale composto da 450 membri. La loro elezione avviene tramite un sistema misto: 225 seggi sono assegnati con un maggioritario in collegi uninominali a turno unico, e l'altra metà col sistema proporzionale di lista in circoscrizione unica nazionale, con soglia del 5%. Questo sistema, in linea teorica, sembra sfavorire il neo presidente che è a capo di un partito molto forte a livello nazionale ma che, essendo molto giovane, non è molto radicato sul territorio. Ragione per la quale potrebbe perdere terreno nei collegi uninominali. In quel caso sarebbero inevitabili delle alleanze per ottenere una maggioranza solida, condizione indispensabile per portare avanti il programma di governo. L'Ucraina, infatti, è una repubblica semipresidenziale nella quale le funzioni esecutive sono divise tra il presidente e il governo. Al momento l'eventuale alleanza più probabile è quella con 'Voce', il partito del musicista Sviatoslav Vakarchuk.

In vantaggio il partito del presidente

Secondo uno degli ultimi sondaggi, condotto dall'International Institute of Sociology di Kiev, il partito Volodimir Zelenskiy è dato in testa e potrebbe contare su circa il 50% dei consensi. Ma questo vantaggio, a causa del sistema elettorale misto, potrebbe non garantirgli comunque la maggioranza nella Verkhovna Rada. In campagna elettorale Zelenskiy, così come durante la campagna elettorale per le presidenziali, ha promesso una lotta senza quartiere alla corruzione e ha cavalcato il forte sentimento anti-establishment che attraversa il Paese. Intanto, da quando si è insediato, il leader di 'Servo del popolo' si è schierato su posizioni pro-occidentali in contrapposizione a Mosca ma ha dovuto fare i conti con le critiche mosse dall'opposizione per la sua vicinanza all'oligarca Igor Kolomoisky. Quest'ultimo è il proprietario del canale televisivo che ha trasmesso lo spettacolo che ha permesso all'ex comico di diventare molto popolare nel Paese.

I contendenti

Il principale contendete del partito 'Servo del popolo', seppur con percentuali molto più basse (intorno al 13%), è il partito filorusso 'Piattaforma d'Opposizione - Per la vita', che in campagna elettorale ha promesso di stabilizzare i rapporti con Mosca e di concedere l'autonomia alle province orientali in conflitto. Seguono a distanza anche il partito di Petro Poroshenko, che dovrebbe oscillare tra l’8 e il 10%, e il partito di centrodestra 'Patria' dell'ex primo ministro Yuliya Tymoshenko, con una percentuale compresa tra il 7 e il 9%.

Putin: pronto a "ripristino totale" delle relazioni con l'Ucraina

Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato di essere pronto ad accettare la proposta del presidente ucraino di un mega summit a Minsk sul conflitto nel Donbass. All'incontro dovrebbero partecipare, oltre Russia ed Ucraina, gli Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania. Ma prima, sostiene il presidente russo, è necessario aspettare la formazione di un nuovo esecutivo a Kiev. Oltre a questa apertura, Putin, durante un incontro con il politico ucraino filo-russo, Viktor Medvedchuk, si è detto pronto a "ristabilire completamente" i rapporti con l’Ucraina e a "cooperare con qualsiasi forza politica" che sarà favorevole. "La questione della completa restaurazione delle relazioni russo-ucraine è estremamente importante per noi", ha concluso Vladimir Putin.

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