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Parlamento Europeo, David Sassoli eletto nuovo presidente: video

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L’eurodeputato del Pd è stato eletto alla seconda votazione, con 345 voti, a fronte della maggioranza necessaria prevista di 334. "Una grande emozione", ha detto all'aula. Poi ha spiegato: "Consiglio Ue ha dovere morale di cambiare il regolamento di Dublino"

L'eurodeputato del Pd David Sassoli (S&D) è stato eletto presidente del Parlamento Ue. L'elezione è avvenuta alla seconda votazione, con 345 voti, a fronte della maggioranza necessaria prevista di 334. Ad annunciarlo, è stato il presidente uscente dell'Eurocamera a Strasburgo, Antonio Tajani. "Tutti voi capirete la mia emozione in questo momento nell'assumere la presidenza del Parlamento Ue. Ringrazio il presidente Tajani per il lavoro che ha svolto, per il suo grande impegno e la sua dedizione a questa istituzione", ha detto il neopresidente prendendo la parola subito dopo l'annuncio e raccogliendo un lungo applauso dell'aula. "Spero che l'Italia oggi sia contenta", ha aggiunto.

La votazione del nuovo presidente

Solo il Pd, tra i partiti italiani, ha votato Sassoli. Forza Italia, a quanto si apprende, si è astenuta. La Lega e Fdi hanno votato per Jan Zahradil (Conservatori Ecr). Il Movimento 5 Stelle, invece, ha lasciato libertà di coscienza. Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la scelta dell'esponente del Pd "rappresenta una testimonianza dell'ampia fiducia riposta nella sua persona e un riconoscimento al suo costante e proficuo impegno nelle istituzioni europee". Mentre a livello europeo, Sassoli ha subito incassato l'appoggio del leader del Ppe, Manfred Weber, che gli ha garantito: "Per i prossimi due anni e mezzo il Ppe la sosterrà". Scontento, invece, Silvio Berlusconi: "Non siamo soddisfatti”, la decisione “è scaturita, come ha detto Macron, da un accordo tra Germania e Francia che ha dato vita a un pacchetto compromissorio". 

Sassoli: "Recuperare lo spirito dei padri fondatori Ue"

L'esponente del Pd, eurodeputato da 10 anni, nel suo discorso dopo l'elezione ha subito spiegato che all'Europa ora serve "recuperare lo spirito dei padri fondatori", "coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell'ambiente" e "rilanciare gli investimenti sostenibili". E ha poi sottolineato la sua volontà e il suo impegno per incrementare "la parità di genere" e favorire "un maggior ruolo delle donne ai vertici dell'economia, della politica e del sociale". Ma il neopresidente ha anche ribadito: "Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l'antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi". Poi l'attacco diretto al nazionalismo "che diventa ideologia e idolatria" e che produce "virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi".

"Consiglio Ue ha dovere morale di cambiare Dublino"

Sassoli, nella conferenza stampa dopo la sua elezione, ha anche insistito sul "dovere morale" del Consiglio europeo di discutere la proposta del Parlamento di riforma del regolamento di Dublino. "Sapete quanta tensione si crei attorno alla non gestione della questione migratoria: i cittadini si chiedono l'Ue dov'è. L'Europa si deve attrezzare e i governi devono trasferire un po' di potere all'Europa, devono collaborare di più", ha spiegato. "Il dialogo tra il Parlamento e le ong penso sia costante e normale. Sono qui da dieci anni e le ong sanno che la porta del Parlamento europeo è sempre aperta: la apriremo ancora di più", ha insistito. 

La prima votazione e gli altri candidati

Alla prima votazione a Strasburgo, dopo l’accordo sulle nomine dei posti chiave a Bruxelles, Sassoli aveva ottenuto 325 voti, arrivando a sole sette preferenze in meno di quelle necessarie per essere eletto subito presidente. Tajani, dopo il primo voto, aveva precisato che "il numero dei votanti è stato di 735, con 73 schede bianche o nulle". L'italiano ha corso contro altri tre candidati alla guida dell'Europarlamento: la tedesca Ska Keller (Verdi), il ceco Jan Zahradil (Conservatori Ecr) e la spagnola Sira Rego (Sinistra Gue). Nessun candidato è stato invece espresso dai Popolari, dagli ex liberali di Renew Europe e dal gruppo sovranista Identità e democrazia. 

Come avviene l’elezione

L'elezione è avvenuta per scrutinio segreto (cartaceo) e per essere eletto, il candidato doveva ottenere la maggioranza assoluta dei voti espressi (50% più 1). Come successo questa mattina, se nessun candidato viene eletto al primo turno, gli stessi o nuovi candidati possono essere nominati nel secondo o terzo turno. La votazione, nel caso del 3 luglio, si è conclusa al secondo step. Ma le regole prevedono che se nessuno viene eletto anche al terzo scrutinio, i due candidati con il maggior numero di voti in quel turno procedono a un ballottaggio finale, dove vince chi riceve il maggior numero di voti. Il mandato del presidente è di due anni e mezzo, ma si può essere eletti come presidenti del Parlamento europeo più di una volta. Nel corso della prima seduta di plenaria vengono inoltre eletti i 14 vicepresidenti.

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