Dopo gli ennesimi violenti scontri, Pechino attacca anche Trump: "Interferenze evidenti". E si schiera apertamente con le forze dell’ordine. Il parlamento, a seguito dei danni causati ieri dagli occupanti, resterà chiuso per 15 giorni
All’indomani dell’ennesima giornata di proteste e scontri a Hong Kong, Pechino esprime "pieno supporto al governo e alla polizia" della regione. Ieri, i manifestanti hanno assaltato e occupato per alcune ora il Parlamento, prima di scontrarsi violentemente con le forze dell’ordine intervenute per lo sgombero. L'Aula, a causa dei danni provocati, resterà chiusa per due settimane. Il portavoce dell'Ufficio degli affari di Hong Kong e Macao, che fa capo al governo cinese, ha dato sostegno alle indagini sulle "responsabilità penali dei violenti trasgressori nel rispetto della legge. Queste gravi violazioni calpestano lo stato di diritto, minano l'ordine sociale e sono una sfida al modello 'un Paese due sistemi'".
Annullate le riunioni del Parlamento di Hong Kong
Inoltre, il presidente dell'aula Andrew Leung, il cui ritratto è tra quelli andati distrutti, ha fatto sapere che le riunioni più importanti del Parlamento di Hong Kong sono state cancellate fino a ottobre. "I nostri sistemi di sicurezza - ha detto Leung - quelli antincendio, gli ascensori necessitano di essere verificati prima di riprendere qualsiasi riunione". Eddie Chu, deputato pro-democrazia, ha inoltre riferito che l'area interna è stata cordonata dalla polizia come "scena del crimine".
La condanna della Cina
Pechino ha quindi ufficialmente condannato per la prima volta i fatti accaduti a Hong Kong, la regione che gode di un'autonomia speciale grazie all'accordo siglato nel 1997 per il ritorno dell'ex colonia dalla Gran Bretagna alla Cina. "Queste gravi azioni illegali calpestano lo stato di diritto a Hong Kong, minacciano l'ordine sociale di Hong Kong e colpiscono i fondamentali interessi di Hong Kong - ha affermato il portavoce in una nota - È una sfida al modello 'un Paese due sistemi'. Esprimiamo la nostra decisa condanna su questo". Pechino sostiene "le agenzie della Regione amministrativa speciale di Hong Kong sulle indagini delle responsabilità penali nei confronti dei violenti trasgressori nel rispetto della legge, per riportare l'ordine sociale quanto prima, per proteggere la sicurezza personale e la proprietà dei cittadini e per tutelare la prosperità e la stabilità di Hong Kong". L'accordo tra Londra e Pechino prevede uno status speciale per l'ex colonia della durata di 50 anni (su questioni come la libertà di parola e di manifestazione fino al sistema giudiziario indipendente).
Pechino accusa Trump: "Interferenze evidenti"
La Cina, inoltre, accusa Donald Trump di interferire negli affari di Hong Kong. Il presidente americano ha commentato i fatti dell'ex colonia britannica affermando che i manifestanti che hanno preso d'assalto il parlamento della città volevano la democrazia, ma "alcuni governi non la vogliono". "Deploriamo e ci opponiamo con forza all'interferenza evidente degli Stati Uniti negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang.