Hong Kong, la polizia riprende il controllo del Parlamento. VIDEO E FOTO

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I manifestanti nella sede del Parlamento (Ansa)

Dopo tre ore di occupazione, la polizia è riuscita a riprendere il controllo dell'edificio. Oltre cinquanta i feriti, tre in gravi condizioni.

Alta tensione a Hong Kong. Un gruppo di manifestanti, in occasione del 22esimo anniversario del ritorno della città alla Cina e per manifestare contro il blocco della legge sull'estradizione, in serata è riuscita a entrare nella sede del Parlamento. La polizia ha risposto con cariche e lacrimogeni e, dopo tre ore di occupazione, è riuscita a riprendere il controllo dell'edificio. Al termine degli scontri, riportano le fonti sanitarie locali, sono otre 50 i feriti: tre sarebbero in gravi condizioni, mentre la maggior parte sarebbe già stata dimessa.

L'irruzione in Parlamento e l'arrivo della polizia

Dopo ore di assedio, come si vede nel video, i manifestanti sono entrati nell'edificio e hanno occupato l'aula scrivendo sui muri in legno, con lo spray, slogan con riferimenti alla legge sull'estradizione (I MOTIVI DELLA PROTESTA). La polizia, in risposta, ha alzato la bandiera nera segnalando l'arrivo dei lacrimogeni. Nei tafferugli, alcuni manifestanti stanno usando l'acqua per mitigarne gli effetti, rispondendo con il lancio di mattoni e ombrelli, a lungo usati nel corso della giornata.  Mentre gli agenti in tenuta antisommossa avanzavano verso l'edificio, nell'aula prosegue la discussione "sulla continuazione dell'occupazione o sul ritiro strategico. Sul podio dell'assemblea legislativa è stata posta una bandiera dell'era coloniale britannica. Cioè dell'epoca che ha preceduto il passaggio alla Cina. In aula è stato esposto un cartello: "Non è rimasta altra strada. Non ci sono rivoltosi, c'è solo la tirannia". Le forze dell'ordine hanno issato, per la prima volta, la bandiera rossa ("red alert") che comporta l'ordine di evacuazione immediata dell'edificio. 

Condanna da parte delle istituzioni

Un portavoce dell'amministrazione guidata da Carrie Lam, citato dal South China Morning Post, ha chiesto ai manifestanti che hanno fatto ricorso a metodi violenti di fermarsi immediatamente e ha assicurato che la polizia prenderà misure appropriate per "per proteggere l’ordine pubblico e la sicurezza". L'amministrazione di Hong Kong ha espresso "forte condanna" per l’irruzione. In una nota, il Consiglio esecutivo "condanna con forza e si rammarica profondamente per gli atti estremamente violenti commessi da alcuni manifestanti". 

L'anniversario


Il 1° luglio 1997, Hong Kong venne riconsegnata dal Regno Unito a Pechino, ma la città è tuttora amministrata separatamente in base all'accordo "un Paese, due sistemi". Sin dalla mattinata, i manifestanti hanno bloccato le arterie della città in tre punti, sbarrandole con barriere di metallo e plastica. La polizia ha risposto con manganelli e spray urticante e sono stati compiuti diversi arresti. Alcuni attivisti hanno lanciato uova contro gli agenti e almeno 13 poliziotti sono finiti in ospedale dopo essere stati colpiti da "un liquido sconosciuto".

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