Tre russi e un ucraino sarebbero i responsabili della tragedia del Boeing della Malaysia Airlines scomparso nel 2014 nei cieli dell'Ucraina orientale e costato la vita a 298 persone. Kiev: "Russia ammetta coinvolgimento". Mosca: "Accuse infondate"
Quattro uomini sono stati incriminati dal Joint Investigation Team olandese per il ruolo avuto nell'abbattimento del Boeing della Malaysia Airlines scomparso nei cieli dell'Ucraina nel 2014. Si tratta di tre russi e un ucraino. La tragedia costò la vita a 298 persone tra passeggeri e membri dell'equipaggio. Il Ministero degli Esteri ucraino - secondo quanto riporta l'emittente 112 citando fonti del ministero - chiede alla Russia di "ammettere il coinvolgimento" nell'abbattimento dell'aereo e di "collaborare alle indagini". Ma il ministero degli Esteri russo - riferisce Interfax - definisce come "assolutamente infondate" le accuse rivolte ai tre russi.
Il processo a marzo 2020
La procura olandese ha incriminato i quattro come sospetti responsabili dell'abbattimento del Boeing MH17 e il processo inizierà il 9 marzo 2020. Sotto inchiesta ci sono i tre russi Igor Girkin, conosciuto con il nome di Strelkov all'epoca dei fatti ministro della Difesa dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Serghei Dubinsky, che era il capo dei servizi di intelligence della DPR, e Oleg Pulatov, che sembra aver avuto un ruolo chiave nell'assicurarsi il missile BUK che ha poi abbattuto il jet di linea. A processo c'è anche l'ucraino Leonid Kharachenko, un separatista che si trovava a capo di un'unità militare nella regione di Donetsk. Girkin, contattato dall'agenzia Interfax, per il momento si è rifiutato di commentare l'accusa limitandosi a negare che siano stati i ribelli ucraini ad abbattere il Boeing.
L'inchiesta internazionale
Il volo della Malaysia Airlines, il 17 luglio 2014 era partito da Amsterdam per raggiungere Kuala Lumpur, ma sull'Ucraina orientale, nel territorio controllato dai separatisti filo-russi che combattevano le truppe governative, precipitò. Nel'inchiesta internazionale sul disastro aereo hanno partecipato Australia, Belgio, Malesia, Paesi Bassi e Ucraina che hanno stabilito che il velivolo fu abbattuto da un missile Buk di fabbricazione russa, appartenente alla 53esima brigata missilistica russa di stanza a Kursk. La Russia, però, ha sempre respinto ogni accusa e ha denunciato il fatto di non essere stata ammessa, come richiesto, alle indagini sulla tragedia.