Noa Pothoven, i genitori confermano: "Niente eutanasia, si è lasciata morire"

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Il padre e la madre della 17enne olandese, in un messaggio pubblicato dal quotidiano De Gelderlander, spiegano che la figlia aveva smesso di mangiare e di bere. La ragazza è morta domenica scorsa. "Vogliamo la pace", chiede ora la sua famiglia

Noa Pothoven "non è morta per eutanasia, ma si è lasciata morire domenica dopo aver smesso di mangiare e di bere". A confermarlo sono i genitori della 17enne olandese, in un messaggio diffuso dal quotidiano De Gelderlander, in cui spiegano anche che la giovane era "assistita da una equipe di medici" (LA STORIA DI NOA).

I genitori di Noa: "Vogliamo la pace"

La madre e il padre di Noa hanno poi precisato di aver scelto il silenzio e quindi di non voler concedere interviste. "Siamo completamente in lutto per Noa, e quindi non possiamo assolutamente avere questa seccatura dai media. Anche noi non vogliamo avere niente a che fare con questo. Vogliamo la pace", ha detto il padre della ragazza.

La storia di Noa

Noa ha scelto di morire dopo anni di sofferenze psichiche a seguito di ripetute violenze sessuali subite da bambina. Secondo quanto emerso, la ragazza in passato si era rivolta a una clinica dell'Aja per chiedere l'eutanasia, senza dirlo ai genitori, ma la risposta era stata negativa. La famiglia della 17enne avrebbe provato ad aiutarla con una serie di trattamenti psichiatrici e diversi ricoveri in ospedale. Nelle ultime settimane, Noa aveva espresso il desiderio di non essere sottoposta a ulteriori trattamenti e aveva iniziato a rifiutare alimenti e liquidi. Ieri il ministero della Salute olandese ha fatto sapere di voler accertare l'accaduto avviando "un'ispezione sanitaria per verificare se è necessario aprire un'indagine" vera e propria sul decesso.

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