Brexit, bocciato per la terza volta il piano May. La premier: "Implicazioni serie"

344 voti contro 286. Theresa May sconfitta ancora una volta. "Provo profondo dispiacere", ora implicazioni "serie", dice la premier. Ue: in caso di no-deal, nessun accordo parziale. Tusk convoca il Consiglio Ue il 10 aprile

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"Sì ad accordo May è unica via per avere certezze"

Il voto di oggi sull'accordo di divorzio dall'Ue raggiunto dalla premier Theresa May con Bruxelles rappresenta l'opportunità di "dare certezza a migliaia di aziende e milioni di individui nel Paese". Il procuratore generale britannico, Geoffrey Cox, ha confermato che tecnicamente si tratta di consentire di inserire l'accordo nella Legge di Recesso dall'Ue in vista di una successiva ratifica, ma sostanzialmente di innescare in modo automatico il "breve rinvio" al 22 maggio concesso dall'Ue a condizione che l'intesa abbia il via libera di Westminster e di uscire in quella data In caso di sì, ha spiegato, la Camera avrà tempo fino al 22 maggio per approvare la legge e discutere delle relazioni future, valutando anche ipotesi diverse rispetto a quelle previste dalla dichiarazione politica scorporata dal voto di oggi. 
- di Redazione Sky TG24

Geoffrey: ultima chance

Oggi è l'ultima chance per assicurarci "il diritto legale di estendere l'articolo 50 fino al 22 maggio". E'  quanto ha detto l'attorney general britannico Geoffrey Cox  intervenendo ai Comuni prima del nuovo voto oggi pomeriggio sull'accordo di Theresa May con la Ue per la Brexit. Ai deputati Cox ha infatti ricordato quanto deciso dai leader della Ue la scorsa settimana riguardo ad un'estensione fino al 22 maggio  subordinata all'approvazione di un accordo da parte della Camera la  prossima settimana. In caso contrario, hanno deciso i leader della Ue, l'estensione sarà solo fino al 12 aprile e spetterà a Londra indicare  a Bruxelles come intende andare avanti.
"Se i deputati non approveranno l'accordo per l'uscita oggi, allora  sfumerà l'estensione fino al 22 maggio", ha concluso Cox esortando i  colleghi a votare in favore "scegliendo così per la certezza" del  processo.
- di Redazione Sky TG24

Voto decisivo

Nel giorno dell'uscita formale del Regno Unito dalla Ue, i parlamentari britannici sono riuniti per un nuovo voto, che si svolgerà attorno alle 14.30 ora locale (15.30 in Italia), al termine del dibattito avviato in mattinata. In esame il testo che  Theresa May ha presentato già due volte alla Camera dei Comuni,  contenente le condizioni del ritiro. Il testo è stato bocciato due volte dai parlamentari e lo speaker John Bercow ha chiarito che non  avrebbe potuto consentire un nuovo riesame a meno di "cambiamenti  sostanziali". Il governo ha quindi annunciato che chiederà di votare esclusivamente una parte dell'accordo, privato della dichiarazione politica che disciplina le future relazioni tra  Londra e Bruxelles.
- di Redazione Sky TG24

Il procuratore generale Geoffrey Cox apre i lavori

 
"Oggi, 29 marzo, sarebbe dovuto essere il giorno dell'uscita dall'Unione Europea. Invece siamo qui, oggi siamo qui....". Con quest parole, il procuratore generale Geoffrey Cox apre alla Camera dei Co,uni il dibattito che precede il terzo voto sulla Brexit.
 
- di Redazione Sky TG24
- di Redazione Sky TG24

"E' l'ultima chance"

"L'ultima chance" per assicurare una Brexit concordata in tempi brevi. Così Andrea Leadsom, ministra dei Rapporti con il Parlamento del governo di Theresa May, ha definito il voto di oggi a Westminster sull'accordo di divorzio già bocciato due volte. Parlando alla Bbc prima della seduta della Camera dei Comuni - in via in questi minuti e destinata a sfociare nella votazione prevista per le 14,30 locali (le 15,30 italiane) - Leadesom ha detto: "Questo è davvero un giorno simbolico, il 29 marzo, il giorno in cui avremmo dovuto lasciare dall'Ue. Io sollecito tutti i colleghi ad approvare l'accordo di recesso che è tutto ciò di cui abbiamo bisogno per ottenere l'estensione (fino al 22 maggio) a preparare la legislazione per uscire. E' l'ultima chance, sollecito i colleghi a coglierla".
- di Redazione Sky TG24

Theresa May si gioca la sua ultima carta: salvare l'accordo che ha negoziato con Bruxelles per la Brexit sottoponendolo per la terza volta al voto in Parlamento. La maggioranza non è affatto assicurata.

 

Terzo voto sulla Brexit

Il governo ha deciso di presentare al voto solo una parte dell'accordo, il trattato di uscita, quello che stabilisce i termini del divorzio, ma non la dichiarazione politica sulle future relazioni bilaterali con i restanti 27. Se il testo verrà approvato, il Regno Unito eviterà lo spettro del no-deal il 12 aprile e rimanderà la data del divorzio al 22 maggio, come stabilito nell'ultimo vertice dei leader europei; e in questo lasso di tempo guadagnato, dovrà ratificare il pacchetto completo dei documenti che permetteranno una Brexit negoziata, compreso il testo che dettaglia le linee fondamentali del modello di relazione che sperano di forgiare con Bruxelles dopo la separazione.

 

May mette sul piatto le dimissioni

Per superare tutti gli ostacoli e incassare il voto, mercoledì Theresa May ha offerto, in cambio del sostegno all'accordo, di dimettersi prima che cominci la seconda fase dei negoziati con Bruxelles. L'offerta seduce i Tory che aspirano a condurre quella trattativa, ma non è detto che basti.

 

Le Europee

La premier ha garantito che non permetterà un'uscita no deal senza il beneplacito del Parlamento, che in diverse occasioni ha votato contro questa opzione. L'opzione più probabile, dunque, se non si ratifica l'accordo è, secondo May, che il Regno Unito chieda un'altra proroga, che però l'obbligherebbe a partecipare alle elezioni europee di maggio. Bruxelles permettendo.

- di Redazione Sky TG24

Brexit, Theresa May ci riprova

 
Nuovo voto sull'accordo con l'Ue. Se verrà approvata l'intesa, la premier si è detta disposta a dimettersi dall'incarico  
 
- di Redazione Sky TG24

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