Cooperazione "rafforzata" Italia-Cina con le nuove intese sul commercio e "confronto costruttivo sui diritti". Mattarella ne parla con il presidente cinese Xi nell'incontro al Quirinale. Jinping parla di "partnership strategica" con l'Italia
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"Noi abbiamo votato contro il Memorandum. La Cina è una nazione particolarmente importante e potente con la quale è necessario dialogare anche perché ha comprato quote in quasi tutti porti europei e se noi diciamo no a Genova, loro andranno a Marsiglia. Il problema del memorandum è che non pone alcune questioni di difesa del nostro interesse nazionale. Pongo tre questioni: la difesa delle infrastrutture strategiche. L'Italia è l'unica nazione al mondo che non ha la proprietà di tutte le sue infrastrutture strategiche. C'è poi il problema della concorrenza sleale: se la Cina pensa di utilizzare l'Italia come cavallo di Troia per far arrivare in Europa le sue merci c'è un problema perché questo ucciderebbe il Made in Italy. Io da tempo propongo i 'Dazi di civiltà". Terza questione che riguarda proprio l'Italia: io mi aspettavo che il governo chiedesse alla Cina collaborazione per contrastare l'attività illegale che centinaia, migliaia di imprese cinesi fanno in Italia con evasione stimata solo a Prato per un miliardo di euro l'anno". Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ai microfoni di Rai Radio1.
Conte: con Usa costante aggiornamento anche su Cina
"I contatti con Washington sono costanti, come si addice a un alleato così solido e a una amicizia cosi' radicata": lo ha detto il premier Giuseppe Conte a chi gli chiedeva se con gli Usa ci siano state tensioni a causa della Cina. "Sicuramente quando ci si muove con passaggi che possono risultare significativi", come il Memorandum che pure "non è vincolante", è "normale che si abbia un costante aggiornamento con gli Usa a tutti i livelli, anche al massimo livello", ha spiegato. Quindi ha sentito Trump? "No comment", ha risposto Conte.
Scalfarotto: su arance Di Maio ringrazi Martina
Incontro Figc-governo cinese su diritti tv
Non solo partite e sviluppo del calcio, ma anche diritti tv: l'accordo tra Pechino e calcio italiano - di casa in Cina, con Fabio Cannavaro successore di Marcello Lippi sulla panchina di ct - avrà come occasione di sviluppo un incontro, in programma domenica - tra il viceministro della comunicazione, Shen Haixiong e la Federcalcio. Al centro dell'incontro, si apprende in Figc, la comunicazione dei contenuti audiovisivi legati al calcio, e altre forme di collaborazione. Haixiong è a capo di broadcaster con un'audience di oltre 1.5 miliardi di spettatori.
Meloni: non si pone temi difesa interesse nazionale
"Noi abbiamo votato contro il Memorandum. La Cina è una nazione particolarmente importante e potente con la quale è necessario dialogare anche perché ha comprato quote in quasi tutti porti europei e se noi diciamo no a Genova, loro andranno a Marsiglia. Il problema del memorandum è che non pone alcune questioni di difesa del nostro interesse nazionale. Pongo tre questioni: la difesa delle infrastrutture strategiche. L'Italia è l'unica nazione al mondo che non ha la proprietà di tutte le sue infrastrutture strategiche. C'è poi il problema della concorrenza sleale: se la Cina pensa di utilizzare l'Italia come cavallo di Troia per far arrivare in Europa le sue merci c'è un problema perché questo ucciderebbe il Made in Italy. Io da tempo propongo i 'Dazi di civiltà". Terza questione che riguarda proprio l'Italia: io mi aspettavo che il governo chiedesse alla Cina collaborazione per contrastare l'attività illegale che centinaia, migliaia di imprese cinesi fanno in Italia con evasione stimata solo a Prato per un miliardo di euro l'anno". Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, ai microfoni di Rai Radio1.
Conte: da Italia grande contributo a rapporti Ue-Cina
Sui rapporti Ue-Cina "riteniamo che l'Italia stia dando un grande contributo proprio perché nel Memorandum abbiamo inserito richiami ai principi europei, abbiamo ottenuto varie modifiche in modo da trasmettere da subito, a un partner che può diventare strategico come la Cina, delle premure che sono connaturate al nostro sistema, sensibilità interna, che ci deriva dall'appartenere a un ordinamento sovranazionale da tempo qual è l'Ue: così il premier Conte al termine del bilaterale con Macron, al quale ha anticipato la posizione italiana che ribadirà al vertice Ue.
Di Maio: Italia primo paese G7 a firmare con Cina
"Posso assicurare che (la firma dell'accordo sulla via della Seta, ndr) è una grandissima opportunità per tutti noi, in cui ho creduto dal mio primo viaggio in Cina: e' una cornice nella quale crescere insieme, sono veramente contento che domani si posa procedere alla firma come primo paese del G7". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio introducendo i lavori del business forum Italia-Cina a Palazzo Barberini.
Italia-Cina: tutto pronto al Quirinale per arrivo Xi
Tutto pronto al Quirinale dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà il presidente cinese Xi Jinping. Nel cortile d'onore del palazzo, tappeto rosso e picchetto d'onore già schierato: alle 10 l'auto di Xi entrerà, il presidente sara' accolto da Mattarella e saranno resi gli onori militari. Poi il colloquio tra i due capi di Stato, che alle 11,15 circa renderanno dichiarazioni alla stampa.
Di Maio: parliamo di commercio estero non di alleanze
"Qui stiamo parlando di commercio estero, noi siamo alleati degli Stati Uniti, siamo nella Nato e siamo nell'Unione Europea. Non stiamo facendo nuove alleanze geopolitiche". Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio su Rai Tre, riferendosi al memorandum tra Italia e Cina. "In tema di commercio estero - aggiunge - chi arriva prima aiuta per primo le proprie imprese. Ora Germania e Francia esportano in Cina molto più di noi. Noi in questo momento storico abbiamo per la prima volta l'opportunità di portare il made in Italy in Cina e il made in China in Italia. Questa e' l'occasione che abbiamo in questi giorni con la firma di questi accordi, che sono accordi commerciali".